Forfettari: al lordo dell’Iva i calcoli del credito d’imposta
Un’impresa operante nelle regioni del Mezzogiorno ha chiesto e ottenuto un credito d’imposta in base alla legge 208/2015, in relazione ai beni strumentali per l’avvio di una nuova attività. Il calcolo è stato effettuato sull’imponibile al netto dell’Iva. Tuttavia, l’impresa ha poi adottato il regime forfettario e dunque l’Iva è divenuta un costo a tutti gli effetti. Si chiede se nel caso di imprese in regime forfettario il credito d’imposta può essere calcolato al lordo dell’Iva e se l’importo già ottenuto e in parte utilizzato può essere rideterminato attraverso una nuova comunicazione rettificativa della precedente.
A.I. - TARANTO
La risposta è positiva. L’Iva indetraibile per effetto di limitazioni oggettive/soggettive costituisce un elemento accessorio del costo di acquisto del bene. Pertanto, qualora l’Iva indetraibile venga imputata direttamente agli specifici beni cui afferisce, nel rispetto dei princìpi contabili, tale imputazione assumerà rilevanza anche ai fini fiscali (in questo senso, anche la norma di comportamento 152 del maggio 2003 rilasciata dall’Associazione dottori commercialisti di Milano). Ne consegue che, in questa ipotesi, l’Iva indetraibile rileva per il calcolo del credito d’imposta afferente agli investimenti agevolati. Nella fattispecie oggetto del quesito, considerato che è cambiato l’importo su cui va calcolata l’agevolazione, il contribuente dovrà presentare una nuova comunicazione all’agenzia delle Entrate.