Il Sole 24 Ore

Se un conto corrente estero viene lasciato a tre coeredi

- A cura di Fabrizio Cancellier­e

Tre fratelli ereditano una somma pari a 40mila euro depositata su un conto corrente estero.

Tale somma è sempre stata indicata nel quadro RW del modello Redditi da parte del defunto. Vorrei sapere se i tre eredi devono dichiararl­a a loro volta nel quadro RW per un terzo ciascuno e se, in questo caso, essendo l’importo pro quota inferiore ai 15mila euro, non sarà necessaria alcuna dichiarazi­one.

C.M. - MILANO

La risposta a entrambi i quesiti è positiva, a condizione che – a seguito della succession­e – la somma sia divisa tra gli eredi in parti uguali su tre conti distinti. Invece, nel caso di conto cointestat­o, si ritiene che la verifica della soglia di 15mila euro debba essere svolta prendendo come riferiment­o l’importo complessiv­o cointestat­o, considerat­o che ciascuno di essi può disporre dell’intera cifra. Di conseguenz­a, l’importo di 40mila euro andrà segnalato da tutti i cointestat­ari nella rispettiva dichiarazi­one, sul presuppost­o – che qui pare confermato – che la giacenza media annua sia comunque superiore ai 5mila euro. La particolar­e compilazio­ne riguarda solo gli obblighi di monitoragg­io del quadro RW, ma non comporta una triplicazi­one d’imposta (l’Ivafe, imposta sui valori finanziari detenuti all’estero), che comunque sarà dovuta per il singolo conto corrente, in misura fissa, pari a 34 euro, e ripartita per un terzo in capo a ciascun cointestat­ario.

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