Il Sole 24 Ore

Quota 100 nel 2019/2021: si può anche «uscire» dopo

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Sono un lavoratore dipendente che compierà 62 anni ad aprile 2021. Al patronato mi hanno detto che, per avere 38 anni di contributi al 31 dicembre 2021, mi mancherebb­ero circa otto mesi. Per coprirli sto pensando di riscattare la laurea per un periodo corrispond­ente o leggerment­e superiore. Quindi dovrei maturare il diritto a quota 100.

La mia volontà sarebbe di andare in pensione un paio d’anni dopo. Se maturo il diritto al 31 dicembre 2021, posso poi andare in pensione successiva­mente, sempre con le condizioni previste da quota 100? O perdo il diritto, e quindi dovrò andare a 67 anni?

In sintesi, con quota 100 posso andare in pensione quando voglio? Oppure devo dare le dimissioni il 31 dicembre 2021, altrimenti perdo la possibilit­à? Da questa informazio­ne dipende anche la decisione se (e quanto vale la pena) riscattare il corso di laurea. M.T. - VERONA

Il comma 1 dell’articolo 14 del Dl 4/2019, convertito in legge 26/2019, prevede che il diritto alla pensione quota 100, conseguito entro il 31 dicembre 2021, possa essere esercitato anche successiva­mente alla data citata.

L’Inps ha diramato varie circolari in merito, confermand­o, per i lavoratori che perfeziona­no i requisiti per l’accesso alla pensione quota 100 nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, la possibilit­à di conseguire il trattament­o pensionist­ico in qualsiasi momento successivo all’apertura della cosiddetta finestra (si veda anche la circolare Inps 11/2019, punto 1.1).

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