GLI ESEMPI
1. Il decalcificatore
Si ipotizzi l’acquisto di un decalcificatore che viene installato a “monte” dell’impianto idrico con la posa di un idraulico che ne certifica la messa a norma ovvero i potabilizzatori inseriti sotto il lavello della cucina. In questo caso il decalcificatore è strutturalmente collegato all’edificio, resta comunque individuabile e potenzialmente si presta ad essere riutilizzato in un altro edificio o unità immobiliare. Può quindi essere considerato un bene finito. Il potabilizzatore inserito sotto il lavello deve essere parificato ad un elettrodomestico poiché non è strutturalmente collegato all’immobile e, pertanto, non può essere considerato un bene finito.
2. I due lavelli
Si ipotizzi l’acquisto di un lavello in ceramica per la lavanderia e di un lavello in acciaio che verrà utilizzato in cucina. Anche in questo caso i due manufatti svolgono la stessa funzione ancorché siano realizzati con materiali diversi. Tuttavia la differenza tra i due è data dal fatto che il lavello in ceramica della lavanderia essendo fissato al muro è strutturalmente collegato all’edificio, mentre il lavello d’acciaio è inserito nei mobili di una cucina componibile. Ne consegue che il lavello in ceramica della lavanderia può essere considerato un bene finito ma non quello in acciaio della cucina.