Sono 117mila le domande con l’ok del Fondo garanzia
Daniele Franco: «Necessario uno sforzo eccezionale per sostenere la liquidità»
Sfiorano il numero di 117mila le domande di prestito fino a 25mila euro da parte dellepiccole e medie imprese al Fondo di garanzia dello Stato e quindi già evase, mentre sono oltre 500mila quelle in arrivo.
Le domande per i prestiti fino a 25 mila euro garantiti dallo Stato stando ancora arrivando in questi giorni. Non è una corsa a indebitarsi, ma lentamente si aggiungono nuove richieste alle prime arrivate a fine aprile, quando complessivamente al sistema bancario ne erano giunte 200300 mila. È possibile che andando avanti si superino anche le 500 mila richieste ma in ogni caso la soglia di un milione sembra ancora lontana. Nelle frattempo le pratiche prese in carico dal fondo di garanzia per le Pmi, e che dunque hanno ottenuto la garanzia pubblica e probabilmente anche e l’erogazione dei prestiti, a ieri avevano raggiunto quota 116.923. Resta, dunque, ancora un bel gap tra le richieste presentate alla banca e le domande inserite nel portale del fondo per le Pmi. Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici: le domande in molti casi non sono compilate in modo corretto, talvolta qualche banca chiede documenti aggiuntivi (che, in linea di massima non sarebbero necessari); in alcuni casi questo avviene per rispettare le regole antiriciclaggio. Poi c’è l’inserimento di ogni pratica nel portale, che richiede tempo perché vanno compilate 27 schermate. E poi i problemi di collegamento e connessione con il portale, che non sempre sono facili.
Per l’Associazione bancaria italiana i risultati sin qui raggiunti sono i ogni caso ragguardevoli. «L’Abi rende noto che sabato 9 e domenica 10 maggio, giorni solitamente non lavorativi, le banche hanno continuato ad inviare domande al fondo di garanzia che, a domenica 10 maggio, ne ha ricevute oltre 140 mila (rispetto alle 128 mila a venerdì 8 maggio) per finanziamenti richiesti di 7 miliardi e 200 milioni di euro - si legge in una nota diffusa ieri -. Di queste domande, fino a domenica 10, ne sono pervenute al fondo di garanzia circa 117 mila per importi fino a 25 mila euro, rispetto alle 105 inviate fino a venerdì 8 maggio, per un importo ora di circa due miliardi e mezzo di euro. L’Abi sottolinea che questi numeri di domande inviate dalle banche anche di sabato e domenica al gondo di garanzia, per numeri complessivi ed importi in continua crescita, evidenziano il forte impegno delle banche e dei lavoratori bancari, pur nella prolungata emergenza da coronavirus».
Ieri, però, dal direttore generale della Banca d’Italia, Daniele Franco, è arrivato un monito a fare il massimo per sostenere l’economia. Le banche dovranno fare “uno sforzo eccezionale” in questo periodo di crisi profonda ha detto Franco. «Il sistema bancario deve sostenere con forza la ripresa. Nell’immediato è necessario uno sforzo eccezionale per sostenere la liquidità delle imprese colpite dalla crisi e utilizzare l’ingente volume di liquidità che è stato messo a disposizione dell’eurosistema a tassi irripetibili».