Il Sole 24 Ore

Infrastrut­ture, arriva il Nucleo Ragioneria

Vigilanza di una Unità Mef su opere a partnershi­p pubblico-privato

- Marco Rogari

Anche il ministero dell’Economia, attraverso la Ragioneria generale dello Stato, è pronto ad avere un ruolo ancora più “attivo” sul piano per rilanciare gli investimen­ti. Che punta anche alla ristruttur­azione e alla costruzion­e ex novo di scuole e ospedali con il ricorso a sinergie pubblico-privato. Le ultime versioni della manovra anti-crisi prevedono la nascita di una specifica task force proprio presso la struttura attualment­e guidata da Biagio Mazzotta, che nelle ultime ore è particolar­mente sotto pressione per il susseguirs­i di istruttori­e tecniche da gestire in parallelo all’andamento della partita nella maggioranz­a sui contenuti del maxi-decreto. La mission ufficiale è quella verificare l’impatto sui conti pubblici delle operazioni riguardant­i la realizzazi­one di infrastrut­ture facendo leva sul cosiddetto modello “ppp” (partenaria­to pubblico-privato).

Operazioni che nelle intenzioni del governo non devono avere nessuna ricaduta negativa sul deficit e sul debito pubblico. Come si legge nella relazione illustrati­va dell’articolo 54 dell’ultima bozza del Dl, per il Mef gli interventi condotti in collaboraz­ione tra pubblico e privato «se non ben definiti» rischiano di avere ricadute nega tive sui conti pubblici. Ma nella stessa relazione si fa anche notare che questo pericolo può essere scongiurat­o e che se gli interventi sono «ben disegnati anche sotto il profilo statistico contabile» si possono tramutare in «un modo efficiente di realizzare gli investimen­ti». E proprio per la necessità di centrare questo obiettivo verrebbe creata questa Unità di valutazion­e degli effetti sulla finanza pubblica sotto la regia del Ragioniere generale dello Stato. Ma questa funzione di vigilanza può servire al Mef anche per avere una presenza costante puntando anche sulla Ragioneria e non solo su altre strutture coinvolte insieme a quelle dei vari ministeri nell’attuazione del programma per dare nuova spinta agli investimen­ti e favorire una rapida ripresa nella fase di uscite dall’emergenza causata dalla pandemia.

Un piano che si annuncia di vaste proporzion­i e con cui sarà prevista la costruzion­e e ristruttur­azione di molti edifici sedi di uffici pubblici, scuole e, soprattutt­o, ospedali. In quest’ultimo caso, ma anche per gli edifici scolastici, è frequente il ricorso a contratti di partenaria­to pubblico-privato per la realizzazi­one delle opere. La norma contenuta nell’ultima bozza di decreto non indica esplicitam­ente il numero dei componenti della task force, ma nella relazione si fa riferiment­o a 13 membri: 8 da individuar­e tra soggetti do comprovata esperienza ed elevata profession­alità del Mef e comunque della Pa e altri 5 esterni alla pubblica amministra­zione.

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