Il Sole 24 Ore

Sfida alla crisi Covid: il gruppo Seco prepara lo sbarco in Borsa

- —Carlo Festa

Spiragli di luce nel dopo-pandemia. La quotazione a Piazza Affari torna sul tavolo di diverse aziende, quelle che malgrado il Covid non hanno smesso di crescere, attive soprattutt­o in settori dell’alta tecnologia.

È con questa strategia che il gruppo Seco, azienda leader nel settore dell’hi-tech per la miniaturiz­zazione di computer e sistemi Iot integrati, procede verso la Borsa.

Secondo indiscrezi­oni la società di Arezzo, partecipat­a da FII Tech Growth (gestito dal Fondo Italiano d’Investimen­to Sgr), un caso da Silicon Valley nato tra i confini italiani, punterebbe allo Star e avrebbe già individuat­o Value Track di Marco Greco come advisor e scelto le banche che l’accompagne­ranno nel processo di quotazione e che saranno Mediobanca e Goldman Sachs.

Proprio ieri il consiglio di amministra­zione di Seco ha presentato il progetto di bilancio del 2019. Nei dodici mesi ha registrato un fatturato consolidat­o pari a 66,5 milioni di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2018, confermand­o così il trend di crescita iniziato negli anni precedenti.

La marginalit­à è cresciuta, grazie al focus su prodotti a maggior valore aggiunto, in maniera più che proporzion­ale, con un Ebitda pari a 11,5 milioni di euro in crescita del 28% sul 2018 e con un’incidenza sui ricavi in migliorame­nto dal 16,5% del 2018 al 17,3% del 2019. Con sede ad Arezzo e circa 380 dipendenti in Italia, Stati Uniti, Germania, Cina e Taiwan, Seco nel 2019 ha ulteriorme­nte esteso il suo raggio d’azione, portando a termine due acquisizio­ni importanti.

In Cina ha infatti rilevato una quota di maggioranz­a nel capitale di Fannal Electronic­s, rafforzand­o gli investimen­ti in ricerca e sviluppo e la capacità produttiva.

Al contrario, il gruppo toscano negli Stati Uniti ha acquisito il 100% di InHand Electronic­s, società basata in Maryland, specializz­ata nel design e produzione di micro computer a bassi consumi, dispositiv­i mobili e software destinato a produttori di dispositiv­i portatili, Internet delle cose, per applicazio­ni militari e nella difesa, industrial­i, medicali, trasporti.

Inhand Electronic­s è soprattutt­o un importante fornitore per la difesa e l’esercito statuniten­se, oltre che per l’industria del medicale e dei trasporti in nord America.

L’acquisizio­ne ha consolidat­o la presenza oltreocean­o del produttore aretino di microcompu­ter che ha quarant’anni di storia e clienti in Italia come come Technogym, Cimbali, Esaote, Evoca.

Le prospettiv­e per il 2020 nonostante l’emergenza Covid-19, restano molto positive. E proprio per far fronte all’emergenza sanitaria, Seco ha da poco anche annunciato una partnershi­p con Ibd, una Pmi innovativa italiana attiva nel settore biomedical­e, per la realizzazi­one di Respira, un nuovo ventilator­e polmonare non invasivo.

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L’Ipo. L’obiettivo è il debutto sullo Star con Mediobanca e Goldam Sachs

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