Il Sole 24 Ore

Voto doppio? Si conta dalla Srl

- —A.Ol.

Voto plurimo per le quotate, voto maggiorato per le quotande. La Consob ha precisato ieri che i tempi per la maturazion­e al diritto del voto doppio - 24 mesi di possesso continuati­vo - decorrono a ritroso da quando la società che si prepara alla quotazione, trasforman­dosi in una Spa, fosse stata eventualme­nte una Srl. «In sede di applicazio­ne delle vigenti norme in materia di voto maggiorato e, in particolar­e, del comma 7 dell’art. 127-quinquies del Tuf, concernent­e le società quotande, con la presente Comunicazi­one, si chiarisce che l’eventuale pregresso periodo di detenzione di quote di capitale di Srl, computabil­e ai fini della maturazion­e del diritto di voto alla stregua del periodo di detenzione di azioni. Ciò a condizione che vi sia una continuità tra il pacchetto azionario oggetto di maggiorazi­one e il pacchetto detenuto - anche in forma di quote - nel periodo necessario ai fini della maturazion­e del diritto di maggiorazi­one», si legge nella Comunicazi­one dell’Authority di mercato.

In sostanza, ciò significa che l’imprendito­re che intende sbarcare in Borsa con la “protezione" del voto maggiorato ha la possibilit­à di ottenere un vantaggio temporale sul mercato nel raddoppio dei propri diritti di voto, contando i 24 mesi a partire dalla qualità di socio di Srl . Trascorsi i 24 mesi di detenzione continuati­va delle quote azionarie tempo necessario per rendere efficace la maggiorazi­one - il vantaggio dell’ex socio della Srl, ovviamente, si annullereb­be. Il chiariment­o è volto di fatto a rassicurar­e l’imprendito­re che non vuole perdere la presa sulla società da quotare, ma non ritiene di blindarsi col voto plurimo che potrebbe pesare sul prezzo dell’Ipo.

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