Mps, Bariatti: «Il piano? Chiedete al Tesoro»
La presidente uscente: «Con questi vincoli Ue non si può andare avanti»
Nella sua ultima conferenza stampa da presidente di Mps (il 18 maggio l’assemblea eleggerà i nuovi vertici), Stefania Bariatti lascia per strada, con nonchalance, le tessere che servono a comporre il puzzle della sua partenza. Innanzitutto il rammarico: «Si contava – dice – su una continuità nella presidenza e in parte del consiglio di amministrazione, considerato che l’ad sarebbe cambiato. Ma è l’azionista che sceglie, e ha deciso in modo diverso: dietro la sua scelta ci sarà certamente una strategia». Poi il dubbio: «Qual è questa nuova strategia? Dovete chiederlo al Governo, non a me. La soluzione che l’azionista ha perseguito nell’ultimo anno e mezzo, lo scorporo di 10 miliardi di Npl autorizzato dalla Commissione Ue, per il momento non è andata a buon fine. Lo abbiamo detto più volte, con i vincoli Ue così rigidi, vecchi e obsoleti nessuno può andare avanti». Infine le competenze: «Qui ho imparato cose nuove che metterò a frutto in altri contesti». L’occasione per un “suo” bilancio è arrivata con la presentazione della dichiarazione non finaziaria, il bilancio di sostenibilità della banca: Mps, ha detto, ha un mostrato «un impegno molto forte per lo sviluppo sostenibile negli ultimi anni» e anche se «ora questi sembrano aspetti di secondo piano rispetto alla lotta contro l’emergenza Covid», si tratta di «temi possono essere un volano» della ripresa.