Spazio alla cessione anticipata dei crediti d’imposta per Covid-19
Non punibilità slitta ancora Potenziate le cure a casa e la rete ospedaliera
Li hanno chiamati “angeli in camice bianco” durante tutta l’emergenza Covid, ma anche stavolta i medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari impegnati in trincea contro il virus dovranno rinunciare a un “riconoscimento” da parte dell’Esecutivo. Almeno così sembra a leggere l’ultimo testo del decreto Rilancio arrivato ieri in consiglio dei ministri che rispetto alle bozze dei giorni scorsi non prevede più il premio fino a 1.000 euro per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, tecnici, in prima linea contro il coronavirus.La norma puntava ad aumentare i fondi della contrattazione integrativa per riconoscere questa indennità al personale sanitario, ma del premio nel testo non c’è più traccia. Sembra che a frenare siano state anche le Regioni che in alcuni casi autonomamente hanno già previsto un premio.
Ma questa non è l’unica delusione per medici e infermieri. Il Dl non affronta neanche il nodo dello scudo penale e civile per il personale sanitario per difenderlo da eventuali cause durante questa emergenza. Si era parlato a lungo di questa norma a marzo da inserire in uno dei vari decreti varati, ma poi quando si era deciso di estenderla anche a dirigenti e manager degli ospedali c’era stata una levata di scudi. Da qui la decisione di rinviare la norma a un successivo provvedimento che non sarà a quanto pare il decreto Rilancio.
Il Dl varato ieri comunque stanzia ingenti somme, circa 1,25 miliardi, per potenziare le cure a casa per i pazienti Covid e non Covid e altri 1,5 miliardi per stabilizzare i posti letto per l’emergenza: 3.500 in terapia intensiva, 4.200 in sub intensiva e altri 300 in strutture movimentabili.