L’Europa pronta a riaprire le frontiere per i viaggiatori
Le linee guida di Bruxelles. Favoriti gli spostamenti tra i Paesi con situazioni epidemiologiche analoghe. Viaggi: la Commissione invita a incentivare i voucher
La Commissione europea ha pubblicato ieri nuove linee-guida per incentivare i Paesi membri a riaprire le loro frontiere nella zona Schengen, chiuse due mesi fa in risposta alla pandemia di coronavirus. L’obiettivo è di contribuire a rilanciare l’economia e in particolare il turismo. Tra le altre cose, Bruxelles ha deciso di incentivare, nel caso di cancellazione di viaggi, l’uso di buoni ( vouchers), ma garantendo comunque in ultima analisi i rimborsi previsti dalle regole europee.
Nei fatti, il tentativo dell’Esecutivo comunitario è di creare protocolli simili a livello nazionale per rassicurare viaggiatori e turisti. Le lineeguida presentate dalla Commissione giungono mentre i Paesi stanno rimuovendo gradualmente le restrizioni imposte in marzo, quando è scoppiata l’epidemia. « La mia aspettativa è che entro l’inizio dell’estate inizierà un graduale ritorno alla normalità dei viaggi intra-europei», spiega Adina Valean, commissaria ai Trasporti.
Sulle frontiere, la Commissione europea ammette che potrebbe non essere possibile abolire le restrizioni in tutta la zona Schengen dall’oggi al domani. Suggerisce quindi in un primo tempo che le restrizioni ai confini vengano rimosse tra i Paesi che hanno una situazione epidemiologica simile. Nel contempo, viene raccomandato di insistere sulle precauzioni per contenere i rischi di contagio (mascherine, in primo luogo).
In questi giorni alcuni Paesi hanno annunciato la riapertura selettiva dei confini. Da domani, le repubbliche baltiche permetteranno ai loro cittadini di attraversare le frontiere comuni. La Germania ha deciso di riaprire dal 15 giugno. Lo stesso farà l’Austria nei confronti della Repubblica Federale. Nella zona Schengen, dove solitamente non vi sono controlli frontalieri, non meno di 17 Paesi hanno introdotto restrizioni al momento dello scoppio dell’epidemia.
Sul versante dei trasporti in comune, i suggerimenti di Bruxelles prevedono il distanziamento fisico e la sospensione della distribuzione di cibo: «I passeggeri devono indossare mascherine, soprattutto laddove le misure di distanza fisica non possono essere pienamente osservate in ogni momento. Non è necessario che siano mascherine mediche». Sugli aerei, per via dello spazio angusto, viene privilegiato l’uso della mascherina così come l’eventuale miglioramento dei filtri nei velivoli.
Quanto al turismo, la Commissione europea è perfettamente consapevole della necessità di far ripartire rapidamente, a ridosso della stagione estiva, un settore economico che pesa per il 10% sul Pil europeo. Nel suo pacchetto di raccomandazioni rivolte ad alberghi, ristoranti e campeggi, Bruxelles punta a creare protocolli simili, imponendo misure di igiene, indicazioni chiare sul distanziamento fisico (1,5-2 metri) e regole automatiche nel caso di contagio.
Alla ricerca di un compromesso tra le necessità di liquidità delle aziende turistiche e il diritto del viaggiatore di ottenere un rimborso nel caso di annullamento del viaggio, Bruxelles ha deciso di raccomandare l’uso dei buoni, ma mantenendo in ultima analisi il diritto al rimborso. Sarebbero almeno 12 i Paesi che su questo fronte sono ora in violazione delle regole europee. La signora Valean ha preannunciato che invierà una lettera a tutti i Ventisette per chiarire le nuove modalità operative.
Sempre nel suo pacchetto di norme, la Commissione europea ha notato ieri che il tracciamento delle persone malate, guarite o immuni faciliterebbe la mobilità nell’Unione europea. Tuttavia, ha precisato prima di tutto che il tracciamento deve rimanere volontario, e in secondo luogo che l’accesso ai servizi di trasporto o turistici non dovrebbe essere subordinato all’utilizzo di una App. Infine, Bruxelles vuole creare una mappa interattiva dalla quale il cittadino europeo potrà capire la situazione sanitaria regione per regione.
Da oggi le repubbliche baltiche permetteranno ai cittadini di attraversare le frontiere comuni