Dall’Inail 403 milioni alle imprese
Contributi a fondo perduto per tutte le imprese, comprese quelle individuali
Non solo raccomandazioni e regole sfornate in sede di Comitato tecnico scientifico insieme con i tecnici dell’Istituto superiore di sanità. Da Inail arriva per le imprese una nuova dote o fondo perduto di 403 milioni per finanziare le spese sostenute (o che dovranno affrontare) per l’acquisto di apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, per i dispositivi di sanificazione degli ambienti o i sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi “utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio”.
Lo prevede l’articolo 102 del maxidecreto. Il finanziamento segue quello di 50 milioni già girati da Inail a Invitalia con il dl “Cura Italia” con le medesime finalità. Sono finanziamenti a fondo perduto cui potranno accedere tutte le imprese, comprese quelle individuali, per un aiuto immediato garantito nel rispetto della Comunicazione Ue sugli aiuti di Stato nell’emergenza Covid-19 di marzo.
L’importo massimo concedibile è di 15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti, 50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti, e di 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti. Il dl “Rilancio” prevede tra l’altro l’estensione anche al Terzo settore del credito d’imposta (50% fino a un massimo di 20mila euro per ciascun beneficiario) delle spese per la sanificazione degli ambienti lavorativi. Ma attenzione: i fondi Inail sono incompatibili con altre agevolazioni previste per questo tipo di spese.
I contributi saranno concessi con procedura automatica, anche in questo caso con trasferimento della dotazione finanziaria ad Invitalia, sulla base degli indirizzi specifici formulati dall’Istituto. Ma con l’accortezza che gli acquisti effettuati, per esempio per i dispositivi elettronici e la sensoristica per il distanziamento dei lavoratori, rispetti tutti i criteri di sicurezza adottati dalla autorità.
Secondo i tecnici Inail per un tempo piuttosto prolungato nelle aziende si dovrà lavorare rispettando il distanziamento anti-contagio e le altre misure individuate per mitigare i rischi di nuove infezione (per esempio nelle situazioni di contatto con fornitori esterni o nelle situazioni di inevitabile aggregazione). E le imprese sono tenute a rispettare queste nuove regole, anche perché le infezioni da virus SARS- CoV-2 contratte in azienda sono considerate dal Dl 18/2020 infortuni sul lavoro. Una norma su cui c’è una netta contrarietà dell’intero mondo delle imprese e su cui c’è un confronto aperto.
La dote dei 403 milioni arriva dal bando Isi 2019, vale a dire i fondi elargiti con “click day” primaverile per gli investimenti in sicurezza sui luoghi di lavoro che, quest’anno, è sospeso.
Questi fondi Inail sono incompatibili con altre agevolazioni previste per questo tipo di spese