Pirelli, l’impatto del Covid-19 fa arretrare profitti e fatturato
Il risultato del trimestre a 38,5 milioni (-62%) con ricavi in calo del 20%
Pirelli chiude un primo trimestre che porta il segno dell’emergenza Covid-19. Il gruppo nel primo periodo dell’anno ha registrato un utile netto totale di 38,5 milioni di euro, in calo del 62% circa rispetto a un anno fa, su ricavi scesi del 20% a 1,051 miliardi. L’utile operativo rettificato è sceso a 141 milioni da 219,2 milioni di un anno fa. Il consensus degli analisti indicava 1,061 miliardi di ricavi, 128 milioni di ebit adjusted e 21 milioni di utile netto. La società ha confermato i nuovi target 2020 rivisti a inizio aprile nel pieno dell’emergenza sanitaria. Il ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, interpellato su una possibile fusione con Brembo, che il 2% della Bicocca, ha risposto: «Domanda divertente, ma nulla in agenda. Siamo sempre pronti ad analizzare ogni proposta ma non c’è nessuna proposta da analizzare». Al 31 marzo 2020 la posizione finanziaria netta era negativa per 4,261 miliardi dai 4,387 miliardi di marzo 2019 mentre il margine di liquidità era di 2,115 miliardi, abbastanza per garantire «la copertura delle scadenze sul debito per i prossimi 3 anni grazie anche al diritto della società di estendere il debito bancario in scadenza nel 2022 fino al 2024».
Intanto Camfin e LongMarch, il veicolo lussemburghese di proprietà della famiglia cinese Niu, hanno perfezionato la jv nel private equity. LongMarch ha il diritto di riacquistare circa il 7,68% di Pirelli.