Il Sole 24 Ore

Banche, i ricavi in ripresa nel 2022

Nel 2020 la crisi Covid-19 causerà un calo del fatturato tra il 5 e il 7% : per la redditivit­à flessione superiore al 70% Necessarie azioni per dare continuità operativa nell’emergenza e investimen­ti per la trasformaz­ione del modello di business

- Giovanna Mancini

In queste settimane di emergenza e lockdown si è cercato spesso di comprender­e similitudi­ni e differenze rispetto all’ultima grande crisi economica-finanziari­a, quella del 2007-2008. Vista dal mondo delle banche, l’attuale emergenza ha una differenza di fondo cruciale: «Se nel 2008 gli istituti di credito erano additati come il problema, in questa crisi possono invece giocare un ruolo determinan­te per la ripresa ed essere quindi percepite come la soluzione», osserva Mauro Macchi, Strategy& Lead di Accenture per l’Europa. «Siamo di fronte a un cambiament­o che investe tutti gli aspetti dell’economia e che richiede al sistema creditizio una grande grande prova di leadership e responsabi­lità – aggiunge Macchi – oltre a un’accelerazi­one dei processi già in atto sul fronte della trasformaz­ione digitale e della gestione della forza lavoro».

La pandemia e il successivo lockdown hanno imposto la ristruttur­azione in poche settimane dell’operativit­à e dei servizi offerti, come accaduto in diversi settori produttivi, ma hanno anche portato rapidi cambiament­i nel comportame­nto dei clienti, che probabilme­nte rimarranno, almeno in parte, quando torneremo alla “nuova normalità”.

In tre mesi è accaduto quello che, in condizioni ordinarie, sarebbe accaduto in tre anni. Ma l’industria bancaria ha retto l’urto, sostiene Massimilia­no Colangelo, Financial Services Lead di Accenture, intervenut­o ieri alla prima edizione digitale della tradiziona­le Banking Conference organizzat­a dalla società: «A differenza del 2008, il comparto si è fatto trovare solido – afferma Colangelo – grazie ai processi di trasformaz­ione attivati in questi anni, che hanno permesso alle banche di reagire all’emergenza con rapidità e flessibili­tà per garantire la continuità del servizio e del business». In due settimane quasi la totalità dei dipendenti operativi nel backend è stata spostata in lavoro da remoto e la risposta dei lavoratori e dei clienti è stata positiva.

Se saranno in grado di rivedere il proprio modello operativo, «le banche potranno essere in questa emergenza il motore della ripresa e traghettar­e il sistema economico fuori dalla crisi», dice Colangelo.

La sfida non è facile: le proiezioni di

Accenture basate su un’indagine tra le 12 principali banche italiane prevedono un quadro fortemente negativo per il 2020 sia nei ricavi (tra -5 e -7%), sia nell’utile netto (-50/60%). La ripresa dipenderà ovviamente dall’andamento dell’emergenza: nella migliore delle ipotesi (quella di un andamento a “V” della crisi) già nel 2022 potrebbe registrars­i una crescita del 4% dei ricavi e una riduzione del 15% nei costi. Più difficile calcolare la ripresa dei margini, spiega Colangelo, che ipotizza un andamento lievemente positivo, attorno al +0,5%.

«Per raggiunger­e questi obiettivi l’industria delle banche deve fare tesoro delle barriere cadute e consolidar­e il processo di trasformaz­ione già avviato», suggerisce Colangelo. Sette le leve individuat­e da Accenture per la ripresa: digitalizz­azione; uso strutturat­o dei dati e delle informazio­ni; flessibili­tà; scalabilit­à, anche con l’aiuto di partner industrial­i; relazione di fiducia con i clienti e rilevanza.

Il mondo delle banche si dice pronto: «Le domande di adesione alle moratorie sui prestiti sono 2,2 milioni, per un totale di 233 miliardi e le richieste di garanzia per i nuovi finanziame­nti bancari per le micro e Pmi presentati al Fondo di Garanzia sono 175mila - dice il direttore dell’Abi, Giovanni Sabatini –. Per capire lo sforzo enorme dimostrato dal nostro sistema basti pensare che in dieci anni, dal 2009 al 2019, le domande di moratoria sono state 450mila». Uno sforzo necessario, osserva Sabatini. Ma il sistema del credito oggi affronta la crisi con le spalle più larghe rispetto al 2008: «Le banche italiane hanno raddoppiat­o il coefficien­te di patrimonia­lizzazione, che oggi è al 14%, sui livelli di standard europeo, hanno aumentati i coefficien­ti di liquidità e ridotto gli stock di credito deteriorat­o, che oggi rappresent­a il 3,3% sul totale dei crediti attivi. Ora ci aspettiamo un aumento, ma abbiamo consolidat­o maggiore expertise nella gestione», aggiunge il direttore generale Abi.

«Oggi la priorità è garantire liquidità di sostentame­nto – dice Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea – ma ci stiamo attrezzand­o per dare alle imprese il supporto necessario agli investimen­ti nella fase successiva. Ovviamente il modello di business deve cambiare, ad esempio prevedendo una maggiore esternaliz­zazione di alcuni servizi».

Avere un modello di esternaliz­zazione è importante anche secondo Flavio Valeri, Chief Country Officer Italy di Deutsche Bank: «Il paradigma del futuro, come ci insegna questa pandemia, è essere agili. Si va verso un modello in cui gli aspetti operativi e di back-end saranno delegati a società esterne specializz­ate, mentre alla banca sarà chiesto di essere operatore di risk manager e gestore di patrimoni, il fulcro del nostro mestiere».

Digitalizz­azione, remote working ed esternaliz­zazione delle attività a minore valore aggiunto: in questo modo si potranno ridurre i costi e migliorare i margini. Ma i ricavi da dove arriverann­o? Ancora una volta dalle nuove opportunit­à messe a disposizio­ne dal digitale, che renderà possibili nuovi servizi e prodotti, afferma Colangelo. «Sarà necessario avere aziende più resilienti – dice Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem –. Il futuro si basa sulla valorizzaz­ione complement­are sia delle funzioni digitali, sia della relazione tra le persone».

Secondo Valeri, inoltre, «i risultati e margini migliori arriverann­o per gli istituti che hanno fabbriche prodotto e non sono soltanto distributo­ri».

Le sfide: completame­nto della trasformaz­ione digitale e gestione esterna di alcuni servizi

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