Da Parma a Rimini e Vicenza, fiere con i sanitunnel
Nebulizzazioni di soluzioni igienizzanti sui vestiti e stand anti Covid-19
Non ci sarà solo il termoscanner all’ingresso per controllare la temperatura corporea. Ci saranno i sanitunnel, che nebulizzano una soluzione igienizzante sui vestiti e sulle scarpe di chi ci passa attraverso. Ci saranno gli stand “easy Covid”, per parlare con gli espositori in maniera assolutamente protetta. E ci sarà un sistema altamente digitalizzato - ma completamnete anonimo - di conteggio delle persone in ingresso e in uscita, in modo che in ogni punto e in ogni momento venga rispettata la distanza di quattro metri tra una persona e l’altra.
Benvenuti alla prima fiera “vecchia maniera” ai tempi del coronavirus. In un momento in cui Macfruit di Rimini o la Fashion Week di Milano annunciano che quest’anno andranno in scena in versione digitale, Fiere di Parma rilancia con l’esposizione tradizionale sì, ma a prova di virus. Il test match sarà Cibus Forum il 2 e il 3 settembre, la due giorni dedicata all’industria del cibo aperta solo a 200-300 persone: niente a che vedere con il tradizionale e omonimo appuntamento del made in Italy alimentare, che salta invece l’edizione 2020 e va direttamente a maggio 2021.
Il primo, vero appuntamento sarà dunque il Salone del Camper, previsto dal 12 al 20 settembre, che nelle giornate di picco può ospitare anche 21mila visitatori al giorno. Una scommessa non da poco, quella di Fiere di Parma: « I miei clienti mi hanno chiesto di ripartire il prima possibile - racconta l’ad Antonio Cellie - così mi sono guardato in giro e ho visto cosa stavano cominciando a fare in Asia » . Shanghai, Singapore, Hong Kong, Bangkok: qui le fiere non si sono fatte scoraggiare dal coronavirus, piuttosto hanno pensato come gestirlo. « Tutto comincia dal parcheggio - racconta Cellie - arriva solo chi lo ha prenotato, così come entra solo chi ha il biglietto. In questo modo, sappiamo sempre quante persone ci sono dentro e dove si spostano». Così, partendo da numeri certi, li si può gestire al millimetro. Grazie alla tecnologia a raggi infrarossi, per esempio, si può contare quante persone varcano la porta di ogni stanza: il numero appare in tempo reale sopra un monitor all’ingresso, quando si raggiunge il massimo dei visitatori consentiti, il semaforo rosso si accende e nessuno più può entrare.
Al progetto della fiera “sanificata” Cellie ha cominciato a lavorare già a febbraio: « Il Cda di Fiere di Parma - racconta - ha stanziato fino a un milione di euro per le infrastrutture tecnologiche necessarie». Che sono già state ordinate: «Tutta tecnologia italiana - dice Cellie - del resto le nostre imprese alimentari sono già abituate ai protocolli di sanificazione e da sempre si appogiano a forniture altrettanto made in Italy». Con un po’ di buona volontà, anche la cena di gala in apertura della fiera sarà possibilie: « Vogliamo dare una dimostrazione muscolare di come tutto si possa continuare a fare anche in tempo di Covid - ammette Cellie - per questo faremo anche la “cena asettica”, con pasti preconfezionati, tavolate allargate, separatori in plexigas e l’interfono per comunicare » .
Anche Ieg- Italian Exhibition Group, che gestisce la fiera di Rimini, dopo aver deciso due giorni fa il rinvio al 2021 anche di Tecnargilla, ora ha deciso di puntare sulla ripartenza in sicurezza dei quartieri fieristici e congressuali che gestisce tra Italia, Cina, Usa e Dubai con il progetto #safebusiness. Lanciato ieri e frutto di una concertazione con società di allestimenti e ristorazione, tecnici e operatori internazionali, il piano di Ieg mette nero su bianco oltre cinquanta indicazioni che rispondono in modo rigoroso alle prescrizioni sanitarie per la fase 2 contro il Covid- 19 e ai documenti stilati da Aefi, Federcongressi, Ufi ed Emeca: « # safebusiness nasce dalla volontà di dare una risposta completa e affidabile ai clienti e al pubblico che, oggi più di ieri, ci chiedono di poter contare su fiere e congressi per ripartire», sottolinea Corrado Peraboni, ceo di Ieg, che oltre alle due strutture principali di Rimini e Vicenza è operativa anche nelle sedi di Milano, Brescia, Roma, Arezzo e Napoli. Oltre a sanificazioni, digitalizzazione di prenotazioni e pagamenti, distanze e segnaletiche di sicurezza fuori e dentro i padiglioni, convenzioni per bike sharing e monopattini, termoscanner, sono previsti monitoraggio da remoto dei movimenti e un protocollo di crisis management per i casi sospetti. Il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, ha anche annunciato lo screening sierologico di massa, su base volontaria, per tutti i dipendenti.