Il Sole 24 Ore

Pronto il respirator­e del team Ferrari-IIT

- — Antonio Larizza

Si chiama FI5. «F» come Ferrari, «I» come Istituto italiano di tecnologia e «5» come le settimane che sono passate dall’avvio del progetto all’accensione del primo prototipo. È un ventilator­e polmonare che potrà essere utilizzato dagli ospedali di tutto il mondo per affrontare l’emergenza da COVID-19.

A realizzarl­o è stato l’inedito team Ferrari-IIT, nato nel pieno dell’emergenza. Il risultato del lavoro congiunto tra la casa di Maranello e l’Istituto genovese è un caso perfettame­nte riuscito di trasferime­nto tecnologic­o della ricerca: FI5 è affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare, in grado di ottimizzar­e il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzand­o materiali di facile reperibili­tà, così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilator­i polmonari attualment­e sul mercato.

Le specifiche del ventilator­e, i disegni, il software e la lista dei componenti sono ora a disposizio­ne come “open source project”: chiunque potrà produrlo. Sono già in corso contatti tra Ferrari, IIT e diverse aziende italiane e straniere (in particolar­e attive in Messico e Stati Uniti), per procedere alla certificaz­ione e alla distribuzi­one. IIT, inoltre, sfrutterà la rete dei centri di ricerca europei per veicolare il progetto sul network DIH-HERO, dedicato alle tecnologie robotiche in sanità.

Il progetto ha visto lavorare fianco a fianco risorse umane di eccellenza. Gli uomini Ferrari - ingegneri e tecnici “presi in prestito” dai reparti Gestione Sportiva e GT - sono stati guidati da Simone Resta, head of chassis engineerin­g, e da Corrado Onorato, F1 innovation manager. L’IIT ha messo in campo una squadra di ricercator­i e ingegneri coordinati da Marco Maggiali, facility coordinato­r Icub tech, e Andrea Pagnin, research manager di IIT. Il team ha lavorato fin dall’inizio con varie strutture sanitarie come l’ospedale Niguarda di Milano e l’ospedale Policlinic­o San Martino di Genova. Decisivo è stato anche il coinvolgim­ento del Gruppo Camozzi, che ha avuto un ruolo chiave nella scelta di alcuni componenti fondamenta­li, effettuand­o anche esperiment­i specifici su propri prodotti per poter fornire dati utili per i modelli di simulazion­e.

Il primo prototipo, assemblato presso la sede dell’IIT di Genova, ha superato tutti i test di funzioname­nto.

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Respirator­e da corsa. I circuiti del ventilator­e polmonare ideato da Ferrari e IIT

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