Il Sole 24 Ore

L’Italia riapre, rischio calcolato Conte: ora un piano sui fondi Ue

. Responsabi­lità alle Regioni: aprono bar, ristoranti e negozi, il 25 maggio le palestre, il 15 giugno i cinema. Il premier sul caso Fca: servono semplifica­zioni per rendere più competitiv­o il diritto societario

- Barbara Fiammeri

Fase 2. 2

L’Italia riapre, cercando di limitare al massimo i rischi. Sulle linee-guida per gestire questa nuova fase il governo lascia la corsia prioritari­a alle Regioni: sui protocolli di sicurezza le regole nazionali varranno solo in assenza di quelle regionali. Da domani aprono bar, ristoranti, negozi, il 25 maggio le palestre, il 15 giugno cinema e teatri. Il premier Conte: ora un piano sui fondi Ue. Governo al lavoro sulle semplifica­zioni. Caso Fca: va reso più competitiv­o il diritto societario italiano.

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Il premier.

«I prossimi giorni li dedicherò a due dossier fondamenta­li: il decreto sulle semplifica­zioni e un piano di tutti i finanziame­nti europei». Giuseppe Conte archivia la fase 2 sulle riaperture e anticipa quali saranno le priorità della sua prossima agenda.

Il presidente del Consiglio è convinto che dal superament­o dei vincoli burocratic­i ci possa essere una «accelerazi­one della crescita». Chiaro il riferiment­o al rilancio degli investimen­ti con l’eliminazio­ne di vincoli e passaggi che tengono fermi decine di miliardi stanziati per la realizzazi­oni di opere pubbliche. Sarà l’obiettivo del prossimo decreto legge che il premier ha annunciato «a ore». Così come entro oggi - ha detto il premier - dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto rilancio, approvato mercoledì scorso. Almeno si prova, visto che il testo è ancora nelle mani dei tecnici. Il premier ha anche anticipato che «nei giorni prossimi partirà la sperimenta­zione dell’App Immuni».

Ma è l’altro dossier, il pacchetto di interventi che si sta mettendo a punto a Bruxelles quello che lo impegnerà e lo preoccupa di più. «Il mio primo pensiero è il piano degli strumenti finanziari europei. Dobbiamo lavorare in Europa, fare in modo che il recovery fund sia consistent­e, slegato dai criteri precedenti, sia a portata di mano e abbia una cospicua parte di doni, attribuzio­ni a fondo perduto», ha detto Conte nella conferenza stampa per presentare le nuove misure sulle riaperture contenute nel decreto legge e nel Dpcm varati dall’esecutivo. Una sottolinea­tura quella sul pacchetto europeo non casuale. Il premier sa bene che si tratta di una partita in cui è costretto a giocare contempora­nemente su due fronti: da una parte il gruppo dei falchi della Ue che puntano a ridimensio­nare gli aiuti soprattutt­o, quelli a fondo perduto; l’altro fronte è quello interno alla maggioranz­a che lo sostiene.

La novità annunciata dal premier è quindi un piano complessiv­o che evidenteme­nte sottoporrà a magioranza e Parlamento. Il premier mette l’accento sul recovery fund ma tra gli strumenti finanziari c’è anche il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità che nonostante l’assenza di condizioni stringenti , il M5s fatica a digerire. Di qui la necessità di portare a casa un risultato spendibile sul nuovo fondo.

Così come l’attacco a chi in Europa (si legge Olanda) fa una concorrenz­a sleale attraverso il dumping fiscale. Una passaggio questo, che il premier fa quando gli chiedono la sua posizione sulla netta presa di posizione del Pd contro Fca, che come è noto ha la sua sede in Olanda e che vuole vuole usufruire del prestito con garanzia pèubblica per oltre 6 miliardi di euro. «Nel caso di Fca stiamo parlando comunque,al di là della capogruppo, di fabbriche italiane che occupano moltissimi lavoratori italiani», ha sottolinea­to il presidente del Consiglio, prendendo così le distanze dai dem. «Il problema è semmai il dumping fiscale». Conte ha invece insistito sulla necessità di aumentare l’attrattivi­tà dell’Italia per gli investimen­ti. «Un problema che affrontere­mo nel dl semplifica­zione».

Il premier ha anche aperto a una possibile rivisitazi­one dei rapporti tra Stato e Regioni. «Proprio questa emergenza ci ha fatto capire che sono necessari alcuni aggistamen­ti,- migliorare il riparto di competenze, Immaginiam­o se non ci fosse leale collaboraz­ione e disponi bi lita' tra Stato e Regioni, è chiaro che va fatto qualche cambiament­o».

Conte Conte è poi tornato ad assicurare sulla è poi tornato ad assicurare sulla tenuta della maggioranz­a .« S eleggiamoi giornali vediamo spesso tentativil­eggiamo i giornali vediamo spesso tentati vidi di dare qualche spallata, è quello che io chiamo il chiacchier­iccio dei giochi politici», ha ironizzato aggiungend­o subito do poche« dobbiamo concentrar­ci sugli obiettivi che abbiamo davanti, non possiamo lasciarci distrarre».

Conte è poi tornato sulle riaperture, sottolinen­ado che che non c’è stata da parte del Governo uno «scarico di responsabi­lità» e ha confermato che nei prossimi prossimi giorni si attende una risalita dei giorni si attende una risalita dei contagi provocata dalle riaperture. Ma «è un rischio calcolato», ha assicurato.

Il piano annunciato dal premier sui fondi europei sarà il banco di prova per la maggioranz­a anche sul Mes

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Il presidente del consiglio Giuseppe Conte nell’inedita location del cortile di Palazzo Chigi
Conferenza stampa. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte nell’inedita location del cortile di Palazzo Chigi

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