Sprint per il BTp Italia, già raccolti 4 miliardi
Solo ieri oltre 4 miliardi di richieste e 109mila contratti: è il secondo miglior debutto di sempre L’intesa franco-tedesca sul Recovery Fund fa crollare il differenziale a 215, ai minimi da un mese
23 PUNTI BASE DI CALO Lo spread fra BTp e Bund è caduto in picchiata dopo l’annuncio della proposta francotedesca per un piano da 500 miliardi per sostenere l’Europa
La settimana si apre con due buone notizie per il Tesoro: la prima è che i risparmiatori hanno risposto alla chiamata alle armi del BTp Italia mettendo sul piatto oltre 4 miliardi di euro nel primo giorno di collocamento, la seconda è il crollo dello spread BTp-Bund sceso ieri a 215 (-23 punti base rispetto alla chiusura di venerdì e nuovo minimo da un mese) grazie soprattutto alla notizia, arrivata negli ultimi scampoli di seduta, dell’accordo Francia- Germania sul Recovery Fund.
BTp Italia, boom di domanda
La risposta dei risparmiatori al collocamento del nuovo BTp Italia è stata superiore alle aspettative. Nel primo giorno di collocamento gli italiani hanno messo sul piatto oltre 4 miliardi di euro (4,02 per la precisione). In una sola giornata il Tesoro ha raccolto più del totale dell’ultima emissione analoga, quella di ottobre 2019, quando nei tre giorni di collocamento ai retail si registrò una raccolta da 2,987 miliardi. Numeri superiori nella prima giornata di emissione di BTp Italia ci furono solo ad aprile 2014 quando in un giorno si raccolsero 6,7 miliardi di euro. Il collocamento alla clientela retail, pensata dal Tesoro per raccogliere fondi per finanziare i provvedimenti del Governo per l’emergenza Covid, si concluderà mercoledì. Dopodiché sarà la volta degli istituzionali.
L’exploit si è visto sul fronte del numero contratti ( 109mila) quadruplicati rispetto alla volta scorsa. L’eccesso di richiesta è stato tale da mandare momentaneamente in tilt l’homebanking di Intesa Sanpaolo. Soddisfazione è stata espressa dal capo della direzione Debito pubblico del Tesoro Davide
Iacovoni che - intervistato da Radio24 - ha fatto sapere che « il tasso minimo garantito, stabilito all’1,4%, potrà essere modificato al termine dell’operazione » . Solo esclusivamente al rialzo, perché quella comunicata venerdì è stata la cedola minima. Un rendimento reale a cui si sommerà l’eventuale rivalutazione per inflazione e il premio fedeltà dell’ 8 per mille per chi terrà il titolo a scadenza. La tassazione - ha ricordato Iacovoni - è quella agevolata, pari al 12,5%, e il titolo non è intaccato dalla tassa di successione.
Il crollo dello spread
Il successo del collocamento del BTp Italia ha dato la spinta ai titoli italiani sui mercati secondari in una giornata caratterizzata da una propensione al rischio molto pronunciata. I titoli di stato periferici, così come le Borse, hanno beneficiato delle speranze sul vaccino alimentate da Moderna, azienda biotech americana, che ha comunicato buoni risultati dalle prime sperimentazioni sull’uomo del vaccino anti- Covid. Ma la spinta vera, per le Borse e i BTp, è arrivata nel finale di seduta quando le agenzie hanno battutto la notizia dell’intesa MacronMerkel sul Recovery Fund che prevede 500 miliardi di risorse da erogare a fondo perduto ai Paesi membri in base al contributo al bilancio comunitario. L’accordo dovrà essere sottoscritto da tutti i Paesi membri ma l’intesa pone potenzialmente le basi per una svolta nella gestione della crisi e i presupposti per una mutualizzazione ( per quanto contenuta e temporanea) del debito pubblico. È in particolare il fatto che i fondi siano erogati a fondo perduto ( grants) e non sotto forma di prestito ( loans) a rappresentare il punto di svolta. In particolare per Paesi altamente indebitati come l’Italia. Non c’è da stupirsi quindi, se proprio nel finale di seduta, i BTp abbiano registrato un crollo dei rendimenti ( da 1,85% di venerdì a 1,68%) con il differenziale di rendimento rispetto ai Bund crollato ai minimi da metà aprile.