Bruxelles: «Progetto costruttivo», ma già Vienna punta i piedi
Kurz: no ad aumenti di bilancio. Il 27 la bozza della Commissione
È con soddisfazione che la Commissione europea ha accolto ieri l’intesa franco- tedesca sugli strumenti della prossima ripresa economica sulla scia dello shock provocato dalla pandemia influenzale. Lo sguardo corre alla proposta relativa al prossimo Fondo per la Ripresa, che prevede sovvenzioni piuttosto che prestiti. Nel contempo, però, l’iniziativa di Parigi e Berlino ha provocato reazioni fredde da parte di alcuni Paesi membri, tra i quali l’Austria, l’Olanda, la Danimarca e la Svezia.
In un comunicato, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è rallegrata « dinanzi alla proposta costruttiva presentata dalla Francia e dalla Germania » . Ha aggiunto: « Riconosce la portata e le dimensioni della sfida economica che l’Europa deve affrontare e giustamente pone l’accento sulla necessità di lavorare su una soluzione con al centro il bilancio europeo. Questo va nella direzione della proposta su cui sta lavorando la stessa Commissione » .
Tre i temi chiave che riguardano il Fondo per la Ripresa. Il primo era ormai noto: il denaro verrà raccolto sui mercati da parte della Commissione europea. Il secondo riguarda l’ammontare: Francia e Germania propongono 500 miliardi di euro. Meno di quanto sperato da Paesi quali la Spagna o l’Italia, ma probabilmente più di quanto siano pronti oggi ad accettare l’Olanda o l’Austria. La cifra era circolata già la settimana scorsa ( si veda Il Sole/ 24 Ore del 15 e del 16 maggio).
Il terzo aspetto è quello del modo in cui verrà distribuito il denaro: « Non crediti » , ha precisato la cancelliera Angela Merkel in una conferenza stampa con il presidente francese Emmanuel Macron, ma « dotazioni di bilancio » . Parigi e Berlino si sono trovate d’accordo per evitare nuovi prestiti, e puntare su sovvenzioni. « La nostra è una proposta. Ora tocca alla Commissione presentare la propria bozza di bilancio. Speriamo di averle facilitato il compito», ha aggiunto il capo dello Stato francese.
Il tema sovvenzioni o prestiti è al centro del dibattito europeo di queste ultime settimane. « Ho appena avuto una buona discussione con i miei omologhi di Danimarca, Olanda e Svezia», ha scritto su Twitter il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, dopo la presentazione del piano franco- tedesco. « La nostra posizione rimane invariata. Siamo pronti ad aiutare i Paesi più colpiti con prestiti (…) Vogliamo che il prossimo bilancio comunitario rifletta le nuove priorità e non comporti un suo aumento » .
Alla richiesta di un proprio commento, la diplomazia olandese è stata meno perentoria del tweet del premier austriaco. « La questione prestiti o sovvenzioni sarà una discussione difficile da risolvere senza un approccio più condizionato, teso al rafforzamento del mercato unico, alla maggiore convergenza di tutti gli Stati membri e alla sottolineatura della natura verde e digitale della ripresa, unita a chiare condizioni sulle raccomandazioni paese e sullo stato di diritto ».» .
La bozza di bilancio, che ingloberà il Fondo per la Ripresa, è attesa da parte dell’esecutivo comunitario per il 27 maggio. Sarà poi discussa dai capi di Stato e di governo. Commentava ieri sera il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Accolgo con soddisfazione lo sforzo franco-tedesco di cercare un terreno comune in vista di un Fondo per la Ripresa. Chiedo ai Ventisette di negoziare con spirito di compromesso non appena ci sarà la proposta della Commissione » .
La riapertura delle frontiere
In un comunicato di cinque pagine, Francia e Germania hanno anche tratteggiato i contorni della futura ripresa economica europea dopo la pandemia influenzale. Tra le altre cose, c’è il desiderio di difendere la sovranità tecnologica dell’Unione, così come di rafforzare il mercato unico. A questo proposito i ministri degli Esteri di una decina di Paesi europei hanno tenuto ieri una videoconferenza per discutere della riapertura delle frontiere dopo la crisi sanitaria.
La scelta italiana di riaprire i propri confini dal 3 giugno, annunciata nel fine settimana, ha sorpreso i Paesi vicini, perché non sarebbe stata preannunciata. Tuttavia, il presidente Macron ha spiegato ieri che la Francia applicherà la reciprocità nei confronti dell’Italia. Entrambi i Paesi, in momenti diversi, hanno annunciato l’abolizione della quarantena per i cittadini provenienti dall’area Schengen.