Domani in assemblea il rinnovo del consiglio
Parola ai soci su conti e nuovo cda. Il caso della Sistemi Dinamici
I conti del gruppo Leonardo, prima del Coronavirus, sono all’esame dell’assemblea degli azionisti che domani ha all’ordine del giorno il bilancio 2019 e le nomine del nuovo cda per i prossimi tre anni.
Il Mef ha designato nuovo presidente il generale Luciano Carta e confermato a.d. Alessandro Profumo. Il cda è confermato in 12 componenti, con un compenso base di 80mila euro l’anno ciascuno. In cda, dalla lista del Mef, entrerà tra gli altri Carmine America, 35 anni, ex compagno di classe di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri del M5S, al liceo classico a Pomigliano.
Il bilancio consolidato 2019 di Leonardo dichiara un utile netto di competenza di 821 milioni. Il cda propone un dividendo di 14 centesimi per azione. Nel primo trimestre 2020 - con l’impatto del Coronovirus - i conti sono finiti in rosso per -59 milioni.
L’assemblea deve approvare anche il bilancio 2019 di una piccola controllata, Sistemi Dinamici, impegnata nello sviluppo di un nuovo prodotto, il mini-elicottero senza pilota Aw Hero. Sistemi Dinamici è stata fusa per incorporazione nella controllante l’11 dicembre scorso, con effetto da quest’anno. Il bilancio offre informazioni inedite sullo sviluppo di un prodotto che il gruppo considera importante. Leonardo è divenuta proprietaria del 100% di Sistemi Dinamici nel 2016. L’ex a.d. Mauro Moretti comprò per 120mila euro il 40% che il gruppo non possedeva dalla società pisana Ids.
Nel 2017 il bilancio di Sistemi Dinamici mostrava ricavi delle vendite per 802mila euro, un valore della produzione di 5,3 milioni e una perdita di 86.316 euro. Nel 2018 i ricavi sono saliti a 1,58 milioni, il valore della produzione a 10,6 milioni, con utile netto di 40.404 euro. Nel 2019 i ricavi delle vendite sono diminuiti a 1,07 milioni, il valore della produzione è salito a 11,2 milioni (inclusi 3,09 milioni di variazione lavori in corso e 6,4 milioni di capitalizzazioni), ma c’è una perdita netta di 2,53 milioni.
L’Hero è un drone-cottero che pesa 205 chilogrammi da usare per sorveglianza. L’anno scorso Sistemi Dinamici ha lanciato le prime 5 macchine di produzione per l’ordine ricevuto nel 2018 da Leonardo (per 6,05 milioni). Due macchine sono state completate e utilizzate nel programma Ue Ocean 2020, in novembre c’è stato un test di volo a Taranto. Il bilancio dice che «si sono registrati incidenti a due droni durante le sessioni di prove di volo», in maggio e in agosto. Il budget 2019 prevedeva «un sostanziale pareggio». La perdita, secondo il bilancio, è dovuta a: maggiori costi derivanti dalla commessa di produzione di 5 velivoli ordinati da Leonardo; maggiori costi sul programma finanziato dalla Ue Ocean 2020 rispetto ai valori previsti a budget; minori margini derivanti dalla mancata acquisizione di una commessa per la produzione di due velivoli Aw Hero da Leonardo, prevista a budget nel primo semestre.
I maggiori costi di produzione «sono dovuti principalmente alle problematiche inerenti la fornitura del motore dei velivoli». «I maggiori costi sul programma Ocean 2020 sono imputabili essenzialmente ad un’errata valutazione iniziale dell’impegno relativo all’installazione navale». Sono capitalizzati costi di sviluppo per 22,8 milioni, da ammortizzare. C’è un debito verso Leonardo per 27,88 milioni, inoltre debiti verso Ids per 700mila euro. Leonardo ha ottenuto una pronuncia negli Stati Uniti che conferma il contratto di 176 milioni di dollari ottenuto in gennaio dalla Marina per 32 elicotteri militari da addestramento. Il 12 maggio Gao ha respinto il reclamo presentato da Airbus in febbraio.