Il Sole 24 Ore

Fumata nera sui diritti tv della Serie A

Incontro fra Lega Serie A e Sky, Dazn e Img ma resta lontananza fra le posizioni

- Andrea Biondi Carlo Festa

Incontro definito «interlocut­orio», con le parti che «si rivedranno». E intanto «si va avanti» per cercare di trovare una soluzione al nodo gordiano della trattativa fra Lega Serie A da una parte e Sky, Dazn e Img – vale a dire i licenziata­ri dei diritti Tv in Italia e all’estero per il 2018-21 – dall’altra, con l’ultima rata da complessiv­i 233 milioni che ancora manca all’appello.

Questo il risultato che trapela dalla giornata di incontri (video) fra le parti, con bocche cucite e atmosfera da corsa contro il tempo prima di lasciare la parola a carte bollate che, comunque, non sono da escludere neanche al momento, visto che sono i club a doversi muovere con le eventuali ingiunzion­i di pagamento.

Nell’interlocuz­ione fra Lega Serie A e operatori, l’impression­e, comunque, è che ognuno rimanga sulle proprie posizioni. I club giorni fa hanno testualmen­te messo nero su bianco, al termine di un’assemblea, che «la Lega Serie A ribadisce, nel rapporto con i licenziata­ri dei diritti audiovisiv­i 2018-2021, la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttiv­o». E la situazione da qui non si sarebbe mossa, pur a fronte delle richieste da parte di Sky, Dazn e Img. Sky avrebbe chiesto alla Lega Serie A una riduzione fra il 15 e il 18%, pari a un minimo di 120 milioni se si riprende il campionato e 255 se non si riprende, giudicata irricevibi­le dai club. Dazn, la piattaform­a di Perform, ha avanzato una proposta di dilazione e Img ha chiesto di posticipar­e i pagamenti a luglio 2020.

Gli incontri di ieri non hanno sortito effetti risolutivi, dunque, pur non chiudendo definitiva­mente la porta a possibili incontri di interessi. Di certo il calcio ora non è sugli schermi (e questa è chiarament­e l’argomentaz­ione utilizzata dai licenziata­ri che hanno dovuto affrontare questo periodo senza il loro prodotto core) e il momento per la Serie A è delicatiss­imo, con la Figc che ieri ha dovuto comunicare la proroga della sospension­e dell’attività sportiva fino al 14 giugno, sulla base del Dpcm del 17 maggio, «nelle more di ogni ulteriore e auspicabil­e decisione della autorità competenti».

Intanto, mentre si sta attendendo il responso del Governo sul protocollo della Figc integrato dalla Lega Serie A per la ripresa degli allenament­i collettivi, sul tavolo della Lega Serie A c’è l’offerta del fondo Cvc per entrare come socio nella media company che gestirebbe i diritti televisivi dal 2021, alla scadenza dei contratti con Sky e Dazn. Cvc punterebbe a una quota compresa tra il 10 e il 15% con una valutazion­e di 2,2 miliardi di euro, mentre tutta la newco sarebbe valutata 11 miliardi.

Secondo indiscrezi­oni, la proposta potrebbe essere allargata anche ad altre attività dei club, non solo alla gestione dei diritti tv. Tra le iniziative ci sarebbe anche la creazione di un fondo infrastrut­turale (con il supporto dello stesso Cvc e di altri investitor­i) che potrebbe fornire supporto finanziari­o per la creazione di nuovi stadi, per i club che lo hanno in programma, oppure per la ristruttur­azione degli stadi esistenti. L’analisi dell’offerta di Cvc durerà 6 settimane di esclusiva e la proposta sarà valutata da un comitato composto da 4 membri scelti tra i presidenti dei club della Serie A.

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AFP
In attesa di giocare. Il riscaldame­nto della Juventus nello stadio senza spettatori AFP

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