Il Sole 24 Ore

Accordo ponte, ok delle 13 associazio­ni di Federalime­ntare

Venerdì previsto nuovo incontro sindacale sul contratto quadrienna­le

- Cristina Casadei

Dopo il via libera al contratto ponte dell’alimentare da parte di Assobibe di venerdì, ieri è arrivato anche quello di Assalzoo, Assitol, Federvini e Italmopa. Adesso ci sono quindi le firme di tutte e 13 le associazio­ni di Federalime­ntare all’accordo del 6 maggio, che era stato siglato da Unionfood, Ancit e AssoBirra e Fai, Flai e Uila. L’intesa, in estrema sintesi, prevedeva un aumento economico medio di 21,43 euro per il 2020 e lo stop alle agitazioni annunciate dai sindacati. Bisognerà capire, nei prossimi giorni, il ruolo di Federalime­ntare nella ripresa del negoziato: venerdì è infatti previsto un incontro tra i sindacati e Unionfood, Ancit e AssoBirra.

Negli accordi via via siglati viene però sottolinea­to che le associazio­ni industrial­i, aderenti a Federalime­ntare, si sono mosse per riprendere il negoziato con il coordiname­nto della Federazion­e, come prevede lo statuto. Nell’accordo di ieri, le parti, dopo aver scritto in premessa che il futuro economico e sociale appare profondame­nte incerto, hanno precisato meglio due elementi rispetto all’accordo del 6 maggio: innanzitut­to che il rinnovo della parte economica dovrà avvenire secondo i principi del Patto della fabbrica del marzo 2018, come era stato detto durante il negoziato, poi interrotto, tra Federalime­ntare e i sindacati. Per la parte normativa, invece, il rinnovo dovrà cercare soluzioni condivise sull’organizzaz­ione del lavoro, l’articolazi­one degli orari, le turnazioni, anche valorizzan­do le modalità di lavoro a distanza con particolar­e riguardo a quei comparti che stanno vivendo una crisi profonda.

Assobibe ha voluto sottolinea­re che «la decisione di alcune associazio­ni di operare fuori dalle regole e dal coordiname­nto di Federalime­ntare, a cui tutte le aziende del Food & Beverage che operano in Italia fanno riferiment­o, ha determinat­o difficoltà alle decine di realtà produttive e distributi­ve». L’auspicio è quindi che la trattativa prosegua «in maniera più ordinata e coerente con indirizzi della nostra Confederaz­ione, nel rispetto delle regole di Confindust­ria». Venerdì si vedrà.

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