Accordo ponte, ok delle 13 associazioni di Federalimentare
Venerdì previsto nuovo incontro sindacale sul contratto quadriennale
Dopo il via libera al contratto ponte dell’alimentare da parte di Assobibe di venerdì, ieri è arrivato anche quello di Assalzoo, Assitol, Federvini e Italmopa. Adesso ci sono quindi le firme di tutte e 13 le associazioni di Federalimentare all’accordo del 6 maggio, che era stato siglato da Unionfood, Ancit e AssoBirra e Fai, Flai e Uila. L’intesa, in estrema sintesi, prevedeva un aumento economico medio di 21,43 euro per il 2020 e lo stop alle agitazioni annunciate dai sindacati. Bisognerà capire, nei prossimi giorni, il ruolo di Federalimentare nella ripresa del negoziato: venerdì è infatti previsto un incontro tra i sindacati e Unionfood, Ancit e AssoBirra.
Negli accordi via via siglati viene però sottolineato che le associazioni industriali, aderenti a Federalimentare, si sono mosse per riprendere il negoziato con il coordinamento della Federazione, come prevede lo statuto. Nell’accordo di ieri, le parti, dopo aver scritto in premessa che il futuro economico e sociale appare profondamente incerto, hanno precisato meglio due elementi rispetto all’accordo del 6 maggio: innanzitutto che il rinnovo della parte economica dovrà avvenire secondo i principi del Patto della fabbrica del marzo 2018, come era stato detto durante il negoziato, poi interrotto, tra Federalimentare e i sindacati. Per la parte normativa, invece, il rinnovo dovrà cercare soluzioni condivise sull’organizzazione del lavoro, l’articolazione degli orari, le turnazioni, anche valorizzando le modalità di lavoro a distanza con particolare riguardo a quei comparti che stanno vivendo una crisi profonda.
Assobibe ha voluto sottolineare che «la decisione di alcune associazioni di operare fuori dalle regole e dal coordinamento di Federalimentare, a cui tutte le aziende del Food & Beverage che operano in Italia fanno riferimento, ha determinato difficoltà alle decine di realtà produttive e distributive». L’auspicio è quindi che la trattativa prosegua «in maniera più ordinata e coerente con indirizzi della nostra Confederazione, nel rispetto delle regole di Confindustria». Venerdì si vedrà.