Il vizio delle istruzioni tardive
Sabato la nota Inps sulla sospensione dei contributi
Ancora uno sberleffo della pubblica amministrazione. L’Inps ha confermato l’estensione ai contributi dovuti dai lavoratori autonomi della sospensione dei versamenti in scadenza ieri, in presenza delle condizioni di cui all’articolo 18 del Dl 23 ( riduzione del fatturato di aprile 2020 su aprile 2019 di almeno il 33%). Il comunicato, di cui si è data notizia sulla stampa sabato 16 maggio, riguarda la scadenza di ieri, lunedì 18 maggio. La sussistenza del requisito del calo di fatturato è una delle attività che vengono svolte dai consulenti, e, preferibilmente non di sabato. E la verifica del calo di fatturato è tutt’altro che semplice, sia perché i modelli F24 per i titolari di partita Iva vanno inviati telematicamente e non tutti i contribuenti sono in grado di farlo autonomamente. Ci vuole quindi tempo, e competenza.
Per tacere del problema principale, che ha lasciato in dubbio fino all’ultimo e che l’Inps relega, senza risolverlo, nell’ultima riga del comunicato: la sospensione si applica anche ai lavoratori che operano in forma associata? L’Inps dice di sì, ma non spiega come: e se il contribuente è socio di una pluralità di società, a quale fatturato si deve fare riferimento?
L’Inps aveva già emanato un messaggio il 24 aprile, alludendo alla questione e rinviando a una « circolare di imminente pubblicazione » : 21 ( dicasi ventuno) giorni dopo, a ridosso della scadenza, una riga per dire fate un po’ voi.