Effetto Covid sui trasporti: 4 miliardi di perdite
Lo scoppio della crisi sanitaria spinge i volumi di traffico ai minimi storici e abbatte i fatturati
Una batosta. A fine anno il sistema sistemanazionaledeltrasporto nazionale del trasporto pubblico passeggeri potrebbe pagare un conto altissimo al Covid19: minori ricavi da traffico trafficopercirca4miliardidieuro, percirca4miliardi dieuro, ma mapotrebbero potrebbero essere di più. Parliamo sia di mobilità urbana ed extra urbana (autobus, filobus, tram, metropolitane e treni regionali), siadiserviziferroviarialunga percorrenza: treni ad Alta velocità e intercity. La pandemia ha causato un vero e proprio shock per i trasporti, con una contrazione, nel periodo del lockdown, mai vista prima dei volumi di traffico. Nel periodo 9 marzo-3 maggio 2020 sui treni regionali italiani hanno viaggiato circa65milioni circa65milionidipasseggeriinmenorispetto dipasseggeriinmenorispetto all’omologo periodo del 2019.
NellaprimasettimanadellaFase2 NellaprimasettimanadellaFase2(4(410maggio) idatisegnalanoun’affluenza suimezzipubbliciancora suimezzipubbliciancorabassa, bassa, intorno al 17% rispetto al periodo pre Covid, segnodiunascarsafiduciadegliutentiverso il trasporto pubblico, percepito come potenziale fonte di contagio. In molti preferisconol’auto preferisconol’autoprivataaltram, privataaltram, albus o alla metropolitana. In base alle previsioni degli operatori, dopo due mesi abbondanti di lockdown a biglietti zero, si può puògiàipotizzarechequest’annoimancati già ipotizzarechequest’annoimancati ricavi per il sistema del trasporto pubblico locale (tpl) potrebbero raggiungere gli 1,5 miliardi di euro.
Ci sono poi le compagnie ferroviarie dell’Altavelocità. Acausadella Acausadellapandemia pandemia il iltrenoItalostima, trenoItalostima, dall’inizio dall’iniziodellacrisia dellacrisia oggi, una perdita di fatturato superiore ai 200 milioni di euro. Secondo l’amministratore delegato della società, Gianbattista La Rocca, «non è pensabile tornare ai livelli pre Covid in tempi brevi». Italo non fornisce indicazioni sulla perdita attesa a fine 2020. Orazio Iacono, amministratore delegato di Trenitalia (gruppoFs), inaudizionealSenato, rivela alcune cifre: «Abbiamo perso circa 10 milioni di euro al giorno, nel periodo di lockdown, per perlamancatavenditadeibiglietti. lamancatavendita dei biglietti. Soloneimesi Soloneimesidimarzoeaprileabbiamoregistratounaperditadifatturato dimarzoeaprileabbiamoregistratounaperditadifatturato di di500milionidieuro, 500milioni dieuro, rispettoallostesso periododel2019che, proiettataa proiettataafineanno, fineanno, vale valequasi2miliardi». quasi2miliardi». Secondo Secondol’addi l’ad di Trenitalialadomandadimobilità «potrà tornare ai livelli pre-crisi non prima del 2022, nell’ipotesi comunque che non ci sia una nuova ondata pandemica». Già sommando queste prime stime (tpl + impreseferroviarie) laperditacomplessiva, sottoformadiminoriricavidatraffico, perilsistemanazionaledeltrasporto pubblico passeggeri, salirebbe a fine anno a quota 4 miliardi di euro.
Vediamoi Vediamoidaticerti, daticerti, partendo partendodaltrasporto dal trasporto pubblico locale. Nel tpl, i passeggeri trasportati durante il periodo di lockdown sono stati il 10% di quelli normali di settore. In valori assoluti, il tpl è passato da circa 15 milioni di passeggeri trasportatialgiorno trasportatialgiorno(periodopreCovid) (periodopreCovid) a1,5milioni. InalcunecittàdelNord InalcunecittàdelNord(Milano, (Milano, Verona) la domanda di mobilità pubblica ha subito un crollo verticale, con punte fino al 95% rispetto alla fase pre pandemia. Poi, dopo il 4 maggio, c’è stata una lenta risalita: ora siamo a circa 2,6 milioni di passeggeri al giorno. Il tpl registraunatimidaripresadelladomanda, ma i numeri restano molto lontani rispettoal rispettoalpreCovid. preCovid. «Nel «Nelperiododal22 periodo dal 22 febbraioal4maggio- diceAndreaGibelli, presidente di Asstra (l’associazione cheraggruppa cheraggruppalamaggiorpartedelleimprese lamaggiorparte delleimprese italiane del tpl) - il settore del tpl in Italia ha registrato circa 800 milioni di euro di minori introiti. Per l’intero 2020 lenostrestimeindicanounaperditapari a circa 1,5 miliardi». Sui ricavi futuri avrannoun avrannounpesodeterminantelenorme peso determinante lenorme previste per il distanziamento sociale (almeno1metrotralepersone), chelimitano la capacità di trasporto dei mezzi pubblici al 25-30% del numero di passeggeri trasportati in condizioni di normalità. Una prima risposta alla crisi del tpl è arrivata con il Dl rilancio approvato loscorso13maggio loscorso13maggiodalConsigliodeiministri. dal Consiglio deiministri. È prevista la creazione presso il ministero dei Trasporti di un fondo con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per l’anno 2020 destinato a compensarelariduzionedeiricavidatraffico. Una boccata d’ossigeno, che tuttavia consente consentedicopriresoloinparteleperdite dicopriresoloin parte le perdite stimate dagli operatori.
Nell’Alta velocità ferroviaria, l’emergenza sanitaria ha tagliato, durante il lockdown, il 98% dei treni in circolazione. Afinemarzosiamopassatida413 Afinemarzosiamopassatida413treni treni al giorno del periodo pre Covid (297 Frecce di Trenitalia + 116 Italo) a 10 (8 Frecce+ 2Italo). Apartiredaieri, l’offerta vede in circolazione 40 treni veloci, 38 Frecce e 2 Italo. «Italo - spiegano fonti dell’aziendacontrollatadal dell’aziendacontrollatadalfondoGlobal fondoGlobal Infrastructure Partners (Usa) - trasportava in media 60mila viaggiatori al giorno; oggi non più di 300». Non sarà semplice risalire la china, sia per Italo sia per Trenitalia. È prevedibile che il traffico business subirà una forte contrazione a causa causadell’adozionedellosmartworking dell’adozione dellosmartworking mentre quello turistico è praticamente azzerato. «È necessario - sostiene Italo - farripartirel’Altavelocità, che cheprimadella primadella pandemia trasportava 180mila viaggiatori al giorno. È urgente salvare un modellochein8anni modellochein8annièstatopresocome è statopresocome punto di riferimento da tutta Europa». Anche in questo caso, come per il tpl, c’è una prima risposta nel Dl rilancio: il governoha governohaprevistolariduzioneafavoredi previstolariduzioneafavoredi tutte le imprese ferroviarie di trasporto passeggeri e merci operanti sulla rete ferroviarianazionale, diuna diunaquotaparte quota parte del canone di accesso all’infrastruttura, il cosiddetto pedaggio.