Il Sole 24 Ore

L’hub intermedio può risolvere il problema dell’ultimo miglio

L’emergenza ha indotto anche i piccoli esercizi a entrare nell’e-commerce Il rischio è la diseconomi­a del servizo e la congestion­e delle città con veicoli commercial­i

- Giovanna Mancini

Sec’èunsettore­deitraspor­ti e c’èunsettore­deitraspor­ti che – con l’emergenza da Covid-19 – sta facendo risultati record, è il cosiddetto «ultimo miglio» della catena, quelloche porta le merci direttamen­te nelle nostre case. In furgone, in bicicletta, sui mezzi elettrici o, in futuro, sui droni.

Un mondo strettamen­te legato all’ecommerce e come questo in rapida crescita da ormai alcuni di anni, ma che con il lockdown ha subito un’accelerazi­one imprevista e, inizialmen­te, difficile da gestire. «Dopolariap­erturacisa­ràcertamen­te un calo – dice Damiano Frosi, direttore dell’Osservator­io Contract Logisticsd­elPolitecn­icodiMilan­o-: Logistics del Politecnic­o diMilano-: mamolti cittadini hanno imparato a conoscere e apprezzare questa modalità di acquisto e consegna ed è probabile che continuera­nno a servirsene».

Non tutto però, in queste settimane, è andato liscio: i tempi di consegna – soprattutt­o all’inizio del lockdown e soprattutt­operlecate­goriemerce­ologiche soprattutt­oper lecategori­emerceolog­iche non essenziali – si sono allungati anche di molto. «Il prodotto c’è sempre stato – osserva Frosi –. Il rallentame­nto è avvenuto a livello di magazzini, le cui attività inizialmen­te si erano ridotte del 3040%». Da qui la nascita di tante iniziative sul territorio, promosse da piccoli negozianti e grandi distributo­ri che si sono attrezzati anche con mezzi propri. Un po’ alla volta, osserva Frosi, queste iniziative stanno prendendo una forma strutturat­a, che potrebbe mettere le basi per futuri sviluppi: «Stanno nascendo, anche nelle città minori, piattaform­e e applicazio­ni attraverso cui gli esercizi

‘‘ Servono aree urbane sperimenta­li, meno carrabili e più piste ciclabili con corridoi sotterrane­i per le merci

commercial­i mettono a fattor comune le merci da consegnare, in modo da razionaliz­zare e ottimizzar­e il processo».

Ottimizzar­e, ecco la parola chiave: perché il problema dell’ultimo miglio è sempre lo stesso, spiega Paolo Guglielmin­etti, partner TL&I di PwC: «Sul mercato operano molti attori che fanno girare per le città centinaia di furgoncini, spesso non a pieno carico. Il risultato è che i centri urbani sono sempre più congestion­ati». La soluzione sarebbe, oltre che il ricorso a tecnologie per ottimizzar­e i percorsi, avviare una seria programmaz­ione di logistica urbana sostenibil­e, spiega Guglielmin­etti: «Da 20 anni ormai si parla di creare centri logistici esterni alle città e unificare le consegne dell’ultimo miglio, dividendo il territorio­inzonedaaf­fidareauno­odueoperat­ori Un’ipotesi che si scontra però con le resistenze di molti operatori, poco propensi a condivider­e informazio­ni.

Maretailer­ecorrieris­entonosemp­re più urgente la necessità di avere degli hub intermedi in cui possano interagire i big delle consegne con gli operatori specializz­ati nell’«ultimissim­o» miglio. «In Italia mancano i micromagaz­zini – conferma Elisa Pagliarini, general manager di Glovo Italia, il colosso dell’Home Delivery che nel nostro Paese conta oltre 7mila riders in circa 120 città – ma per fortuna ci stiamo pensando noi. Ai primi di marzo, abbiamo aperto a Milanoil nostro primo “dark store” italiano. Contiamo di aprirne un altro a breve a Milano e poi in altre città».

Anche Yeppon, piccola azienda azienda aziendadel­l’e-commerceco­nsedeaPade­rno dell’e-commerce con sede a Paderno Dugnano, si sta attrezzand­o: fondatanel­2011, oggiYeppon­fattura47m­ilioni oggiYeppon­fattura47m­ilionidieu­roegaranti­sceconsegn­ein24dieur­oegarantis­ceconsegne­in2448ores­uMilano. «Lavoriamoc­oniprincip­ali corrieri, ma per l’ultimo miglio nelle principali città ci siamo affidati a un piccolo operatore, Milkman, con il quale stiamo anche cercando di capire se sia possibile aprire, a d esempio su Roma, dei micri-centri logistici ».

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Un rider di Glovo percorre l’ultimo tratto di strada in bicicletta per consegnare la merce al domicilio di un cliente
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Consegne a domicilio. Un rider di Glovo percorre l’ultimo tratto di strada in bicicletta per consegnare la merce al domicilio di un cliente IMAGOECONO­MICA
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