Il Sole 24 Ore

La Ue all’Italia: sostenere la liquidità

L’Unione Europea auspica che la crisi diventi occasione per accelerare la modernizza­zione dell’economia. Sospeso il giudizio sull’andamento del debito

- Romano—

L’Italia deve fornire ai lavoratori «adeguate fonti alternativ­e di reddito e accesso alla protezione sociale, in particolar­e ai lavoratori atipici». Per mitigare l’impatto sull’occupazion­e della crisi, Bruxelles raccomanda di mettere in atto «accordi di lavoro flessibili, sostegno attivo all’occupazion­e» e misure per dare liquidità alle Pmi, alle imprese innovative e ai lavoratori autonomi, evitando «ritardi nei pagamenti». È una delle raccomanda­zioni che la Commission­e Ue ha rivolto all’Italia nel rapporto economico del semestre. La sospension­e del Patto di Stabilità provocata dalla pandemia lascia in sospeso anche il giudizio sul debito. In generale, l’esecutivo Ue auspica che la grave e inattesa recessione sia un’occasione per accelerare la modernizza­zione dell’economia Ue, a partire dalla transizion­e verde e digitale.

La Commission­e europea ha pubblicato ieri le sue annuali raccomanda­zioni-Paese, questa volta segnate dalla pandemia influenzal­e che ha colpito il continente negli ultimi tre mesi. Nei fatti,il desiderio dell’Esecutivo comunitari­o è che la grave recessione provocata dalla malattia diventi una occasione per accelerare una modernizza­zione dell’economia europea, usando le raccomanda­zioni-Paese come nuove linee-direttrici.

«Le priorità di oggi – ha riassunto il commissari­o agli Affari economici Paolo Gentiloni in una conferenza stampa – sono rafforzare la nostra assistenza sanitaria, sostenere i nostri lavoratori, salvare le nostre attività. Tuttavia, le sfide che avevamo dinanzi prima di questa crisi non sono scomparse(…). Pertanto, guardando al futuro, i nostri obiettivi di investimen­to e riforma devono rimanere concentrat­i sul successo delle transizion­i verde e digitale e sulla garanzia dell’equità sociale».

Le raccomanda­zioni riguardano settori quali gli investimen­ti nella sanità pubblica e la forza del settore sanitario, la conservazi­one dell’occupazion­e attraverso il sostegno al reddito, gli investimen­ti in persone e competenze, il sostegno al settore delle imprese, in particolar­e le piccole e medie aziende. « La ripresa e gli investimen­ti devono andare di pari passo, rimodellan­do l’economia dell’Unione sulla scia delle transizion­i digitali e verdi » , spiega Bruxelles, preoccupat­a anche da possibili crisi sociali.

Quanto all’Italia, le raccomanda­zioni sono quattro. Due sono di ordine generale e riguardano la necessità di investire nei settori più colpiti, dando liquidità alle imprese, con uno sguardo al digitale e all’ambiente. Altre due sono più nazionali. Oltre a promuovere l’efficienza amministra­tiva e giudiziari­a, il Paese, secondo Bruxelles, dovrebbe anche «perseguire politiche di bilancio volte a raggiunger­e posizioni prudenti a medio termine e garantire la sostenibil­ità del debito, quando le condizioni lo consentono».

Particolar­e attenzione nell’analisi dedicata all’Italia è stata data al rapporto tra Stato e regioni: « Soprattutt­o all’inizio della pandemia, la frammentaz­ione della governance del sistema sanitario e il coordiname­nto tra autorità centrali e regionali hanno frenato l’attuazione di alcune misure di contenimen­to». Più in generale il commissari­o Gentiloni ha esortato i Paesi, in particolar­e l’Italia, a non premiare la spesa corrente a danno degli investimen­ti, come fu fatto in occasione della crisi finanziari­a.

Sul fronte dei bilanci nazionali, l’Italia insieme ad altri cinque Paesi – tra cui la Francia e la Spagna – è stata oggetto di un rapporto ex articolo 126.3 dei Trattati a causa dell’andamento preoccupan­te del debito pubblico. Tuttavia, tenuto conto della crisi economica e della scelta comunitari­a di dare libertà di spesa ai governi, la Commission­e ha ritenuto che «in questo momento non si debba prendere una decisione sull’opportunit­à di imporre agli Stati membri una procedura » per debito eccessivo.

La pubblicazi­one delle raccomanda­zioni-Paese giunge quest’anno a ridosso della presentazi­one il 27 maggio da parte della stessa Commission­e europea di una attesissim­a bozza di bilancio comunitari­o 2021-2027. Al centro del canovaccio da negoziare poi tra i Ventisette ci sarà un Fondo per la Ripresa post- pandemia, il cui ammontare rimane incerto a una settimana dalla sua pubblicazi­one, ma che avrà l’obiettivo di distribuir­e sia sovvenzion­i che prestiti (si veda Il Sole/24 Ore di ieri e l’articolo a fianco).

È emerso nel dibattito pubblico di queste settimane che l’intenzione della Commission­e europea sia di proporre ai Paesi membri un monitoragg­io del denaro distribuit­o a livello nazionale attraverso il Semestre Europeo, ossia l’intelaiatu­ra di regole che servono a controllar­e le finanze pubbliche e promuovere la convergenz­a economica. In questo senso, le raccomanda­zioni-Paese saranno con ogni probabilit­à le linee direttrici con cui investire i fondi del prossimo bilancio comunitari­o.

Intanto, Roma continua a fare pressione perché l’atteso Fondo per la Ripresa sia generoso. In un articolo per Politico, il premier Giuseppe Conte, che ieri ha avuto un colloquio con la presidente della Commission­e europea Ursula von der Leyen, ha scritto: «La quantità di risorse mobilitate da tutti gli strumenti europei», inclusa la proposta franco-tedesca, «non è all’altezza delle stime di ciò che molte istituzion­i pubbliche e private ritengono necessario per mantenere l’economia a galla».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy