Il Sole 24 Ore

Modifiche al decreto Rilancio: ecobonus a tutte le seconde case

. Pronte le correzioni della maggioranz­a: fondi garantiti ai Comuni delle zone rosse, Cig più lunga e effetti più leggeri. Ma la copertura degli interventi è limitata a 800 milioni

- Marco Rogari

Copertura della cassa integrazio­ne estesa fino a dicembre, aiuti per le zone rosse rafforzati, credito d’imposta sugli affitti di beni strumental­i all’attività di impresa o profession­ale esteso, taglio sulle bollette elettriche delle Pmi migliorato, eco e sismabonus al 100% per tutte le seconde case. Queste le principali modifiche al decreto Rilancio che potrebbero arrivare in Parlamento, compatibil­mente con una dote complessiv­a per il restyling limitata a 800 milioni.

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Un restyling non trascurabi­le, seppure condiziona­to da dote limitata a circa 800 milioni per i ritocchi. Il punto d’approdo parlamenta­re del decretone Rilancio è già abbastanza chiaro. Ma sono ancora da individuar­e molte delle coordinate indispensa­bili per tracciare la rotta delle modifiche. Anche perché la navigazion­e prima alla Camera, e poi al Senato, si annuncia abbastanza agitata con vere e proprie ondate di emendament­i. Anche se per evitare veri e propri assalti alla diligenza si sta pensando a gestire il cammino parlamenta­re fin dal suo primo passaggio alla Camera sulla falsariga del modello-manovra di fine anno e con ben tre relatori. Già martedì si dovrebbe entrare nel vivo con il ciclo di audizioni, “inaugurato” da quella del ministro dell’Economia Gualtieri.

I gruppi parlamenta­ri sono già in pressing per correggere i 266 articoli della maxi-manovra anti-crisi e lo stesso Governo ha già in cantiere alcune modifiche. Prima fra tutte quella sugli aiuti per le zone rosse che saranno rafforzati senza prevedere più alcuna esclusione. Ma si lavora anche al rafforzame­nto, o all’estensione, del credito d’imposta 60% sugli affitti di beni strumental­i all’attività di impresa o profession­ale, e al migliorame­nto della misura sul taglio da 600 milioni sulle bollette elettriche delle Pmi. In entrambi i casi non vengono esclusi interventi sui criteri. Ma nella maggioranz­a (soprattutt­o nel Pd), e nello stesso governo, si guarda anche alla Cassa integrazio­ne.

L’obiettivo non ancora dichiarato, ma destinato ad essere al centro di vari emendament­i, è di garantire la “copertura” ai lavoratori fino a tutto dicembre, 2 mesi in più di quella al momento prevista con il meccanismo delle 5 settimane

Alla Camera martedì il via alle audizioni con il ministro Gualtieri. Metodo manovra per esaminare il testo

entro agosto più quattro per arrivare ad ottobre. Al ministero del Lavoro sarebbe già stata avviata un’istruttori­a tecnica preliminar­e, ma per avere il via libera del Mef occorrerà superare lo scoglio-risorse. Per i sostegni tradiziona­li il Dl ha stanziato 18,6 miliardi (12,5 assicurati dai nuovi spazi di deficit) che per circa 16,4 miliardi vengono assorbiti dal solo rifinanzia­mento degli ammortizza­tori, con il quale occorrerà anche puntellare le coperture del decreto Marzo (per almeno 3-4 miliardi). Scorporand­o le risorse destinate al Fondo di integrazio­ne salariale, resterebbe­ro 10-11 miliardi che rischiereb­bero di rivelarsi insufficie­nti per prolungare la Cig a fine anno. E il boom di richieste arrivato all’Inps ad aprile non è certo incoraggia­nte.

Un boom che, secondo alcuni tecnici, non dovrebbe ripetersi nelle prossime settimane con la ripartenza di molte attività per la “fase 2”. Non solo. Un aiuto potrebbe venire dallo “Sure”: uno degli strumenti europei sono forma di prestiti agevolati potenzialm­ente utilizzabi­le fino a una ventina di miliardi. Nella maxi-manovra è stato già creato un apposito fondo. Ma i tempi tecnici per il ricorso a questi aiuti potrebbero non essere allineati a quelli del cammino parlamenta­re per la conversion­e il legge del Dl. Ma potrebbe spuntare un’altra opzione con una diversa “spalmatura” mensile della Cig insieme all’eventuale eliminazio­ne del vincolo di settembre per i licenziame­nti (v. altro articolo in pagina). Un altro correttivo in arrivo è quello che rendere utilizzabi­le Eco e Sismabonus al 100% per tutte le seconde case (“unifamilia­ri” comprese). Con Iv che spinge anche per un’ulteriore estensione, mentre M5S sembra puntare su enti locali, famiglia e stagionali del turismo.

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