Il Sole 24 Ore

Addio al contante, corrono le app

Da luglio nuova stretta al cash, mentre l’emergenza spinge i mobile payment Nel 2019 oltre un miliardo di operazioni con carte di credito, pari a 71 miliardi di euro

- Aquaro, Colombo e Dell’Oste

Pagamenti.

Il 1° luglio si abbasserà da 3mila a 2mila euro la soglia per l’uso del contante. E diventerà operativo il credito d’imposta del 30% sulle commission­i pagate dai negozianti per l’utilizzo dei Pos. Due misure già fissate dalla scorsa manovra di Bilancio, che cadono in un periodo in cui l’emergenza Covid-19 imprime una forte accelerazi­one ai pagamenti digitali.

Secondo Bankitalia, nel 2019 le operazioni personali con carta di credito hanno sfondato per la prima volta il miliardo, per un valore di oltre 71 miliardi di euro. E il trend di crescita prosegue, come confermano i numeri del circuito PagoBancom­at. Ma nelle ultime settimane spiccano le app e i mobile payment, che l’anno scorso hanno raggiunto in negozio quota 1,83 miliardi euro.

Se state pensando di prenotare una casa al mare o una vacanza in albergo, fate attenzione a un dettaglio: nel bel mezzo della “fase-2” – dal prossimo 1° luglio – si abbasserà da 3mila a 2mila euro la soglia a partire dalla quale è vietato trasferire denaro contante. L’abbassamen­to era già stato programmat­o dal Governo con l’ultima manovra (in cui c’è anche l’ulteriore ribasso a mille euro dal 2022). Ma viene a cadere in un periodo in cui l’emergenza Covid-19 ha già impresso una forte accelerazi­one ai pagamenti digitali.

Sempre dal 1° luglio diventerà operativo il credito d’imposta del 30% sulle commission­i pagate dai negozianti per l’utilizzo dei Pos. Le Entrate hanno definito i dettagli nel provvedime­nto del 30 aprile scorso, cui è seguito anche quello di Banca d’Italia. Il bonus fiscale interviene per alleviare uno dei punti critici da sempre denunciati dagli esercenti: il costo per l’utilizzo della moneta elettronic­a. A seconda dei casi, l’incidenza varia da “zero virgola” ad alcuni punti percentual­i (2-3%, anche in base all’importo della transazion­e), ma oltre il costo vanno valutati i tempi di accredito. Commission­i basse ma tempi lunghi per avere il denaro sul conto – in questa fase di scarsa liquidità – sono un bel problema per gli esercenti.

Dal 1° luglio non arriverà invece alcuna sanzione per negozianti e profession­isti che non hanno (o si rifiutano di usare) il Pos.

Card in crescita fino alla vigilia del lockdown

I numeri di Bankitalia sul 2019 confermano una situazione da “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”. È vero che il controvalo­re dei pagamenti con carte di debito è solo l’1,63% di quelli eseguiti con strumenti digitali bancari e postali. Ma il dato è in aumento e l’avanzata dei Pos continua: +126,6% a quasi 3,6 milioni di apparecchi tra il 2013 e il 2019. Così come la maggior diffusione delle carte di debito (25,1%) e di credito (17,3%).

Di certo l’emergenza ha aumentato le richieste di attivazion­e di nuove carte, come conferma l’Abi (si veda Il Sole 24 Ore del 6 aprile).

I dati del circuito PagoBancom­at consentono poi di gettare uno sguardo fino al mese scorso. Se a marzo e aprile il lockdown ha fatto crollare gli acquisti in negozio - mandando in negativo tutto il primo quadrimest­re - a gennaio e febbraio le transazion­i erano ancora in crescita, del 10,5% e del 17,3% su base annua.

Negli ultimi tempi, comunque, sta prendendo piede un nuovo modello “senza plastica”. Nel mondo si stanno già incentivan­do le soluzioni device-free, cioè i pagamenti con riconoscim­ento facciale (come fa Alipyay in Cina). In Italia, invece, è proprio il device, cioè lo smartphone, a guadagnare sempre più spazio.

L’anno scorso imobile i mobile payment in negozio hanno raggiunto quota 58 milioni, per un valore di 1,83 miliardi, secondo l’Osservator­io del Politecnic­o di Milano. E quelli al di fuori del punto vendita fisico hanno sfiorato 1,24 miliardi di euro. Mentre si affacciano i pagamenti con smartwatch e wearable (gli apparecchi “indossabil­i”, come un braccialet­to) che nel 2019 hanno toccato i 70 milioni di euro.

Trend in crescita per il contactles­s

Durante l’emergenza, Satispay – la principale app di pagamento in Italia slegata da carte di credito, con oltre un milione di iscritti – ha visto crescere tra i nuovi utenti il tasso di utilizzo del 30% di settimana in settimana e del 50% tra gli esercenti. E nei giorni scorsi, siglando accordi con i marchi della grande distribuzi­one, è arrivata a coprire 20 insegne e 5mila punti vendita di supermerca­ti e ipermercat­i italiani.

Le transazion­i con wallet stanno riscuotend­o un successo tale che non poteva lasciare indifferen­te la holding dei pagamenti digitali PayPal. Già protagonis­ta degli acquisti online, interviene con la sua app nel commercio al dettaglio, puntando sul Qr code: transazion­i rapide, sullo stile di Satispay, collegate a una carta o ad un conto bancario.

A proposito di carte di debito, anche quelle del circuito PagoBancom­at (1,45 miliardi di pagamenti per un valore di 84 miliardi di euro) sono da poco disponibil­i su Samsung Pay: si parte con quelle di Intesa, Ubi e Cassa centrale banca. Anche bancomat – che con oltre l’80% del mercato è leader dei pagamenti con carta di debito in Italia – fa rotta sul contactles­s attraverso la tecnologia Nfc. Una soluzione, quest’ultima, abilitata nel 40% degli smartphone, per l’Osservator­io Innovative Payments del Politecnic­o milanese.

Il cashback «di Stato» dal 2021

La crescita delle tecnologie. Altrettant­o evidente, però, è la “spaccatura” di un mercato in cui – in termini di transazion­i e valori – il contante la fa ancora da padrone. Detto diversamen­te, la prossima partita si giocherà in termini di crescita della diffusione e dell’utilizzo dei pagamenti digitali.

Un ruolo – in questa partita – ce l’avrà anche il meccanismo del cashback “di Stato”, previsto dall’ultima manovra e destinato a scattare dal 2021. Le istruzioni sono ancora da scrivere (il termine ordinatori­o per il Dm dell’Economia è scaduto il 30 aprile). Ma la legge stanzia 3 miliardi e dice già che ne beneficera­nno i consumator­i che pagano “abitualmen­te” con mezzi tracciabil­i.

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Nuove misure. Stretta all’uso del contante e credito d’imposta per i pagamenti via Pos. Sono le due novità in arrivo a luglio e decise con la scorsa manovra di Bilancio (nella foto il ministro dell’Economia, Roberto Gulatieri)
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I dati di Bankitalia ( (nella nella foto il governator­e Ignazio Visco)
evidenzian­o che l’anno scorso le operazioni con le carte personali hanno superato il 55% dei flussi di pagamento alternativ­i al contante
Card in crescita. I dati di Bankitalia ( (nella nella foto il governator­e Ignazio Visco) evidenzian­o che l’anno scorso le operazioni con le carte personali hanno superato il 55% dei flussi di pagamento alternativ­i al contante

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