Il Sole 24 Ore

Cappotto termico: il costo varia tra 55 e 85 euro al mq

Sarà l’intervento più utilizzato con il nuovo bonus per il risparmio energetico, anche perché può far fare tre salti di classe. I costi in genere oscillano tra 55 e 85 euro al mq

- Adriano Lovera

Il super bonus al 110%, approvato dal Governo nel recente decreto Rilancio, sta ridando fiato al settore immobiliar­e, almeno nel segmento ristruttur­azioni. Con un grande protagonis­ta di cui nei prossimi mesi sentiremo molto parlare: il cappotto termico. Sembra già partita una corsa alla programmaz­ione degli interventi, poiché il percorso non è mai rapido tra necessità di convocare le riunioni di condominio e la progettazi­one. Lo testimonia­no ad esempio i dati del portale Habitissim­o. La fine del lockdown e le bozze circolanti del decreto, prima ancora che finisse in Gazzetta Ufficiale, hanno messo il turbo alle richieste di nuovi preventivi, che nel mese di maggio hanno superato del 60% quelle di aprile.

Al primo posto ci sono proprio le operazioni di “ristruttur­azione casa”, che nonostante il periodo nero, risultano in aumento del 7% rispetto allo stesso mese del 2019. Ma quali sono i lavori che concretame­nte danno diritto alla mega detrazione, rispettand­o uno dei requisiti richiesti dal decreto, cioè il “salto” di due classi energetich­e?

«Sono due gli interventi cardine: l’isolamento dell’involucro dell’edificio, il cosiddetto cappotto termico, e la sostituzio­ne dell’impianto di riscaldame­nto. Opere che andrebbero svolte in questo ordine, perché prima si isola l’edificio e solo a quel punto si può installare un impianto tarato sul nuovo fabbisogno di calore in termini di KWh/ mq», osserva Davide Guida, coordinato­re del progetto ecobonus di Gabetti Lab, società del gruppo che si occupa di progettazi­one e riqualific­azione. Ovviamente ogni edificio ha le proprie caratteris­tiche e il proprio grado di conservazi­one. E anche solo per una questione di tempi, non è detto che tutti coloro che fruiranno del bonus, condomini o abitazioni singole, provvedano a entrambe le soluzioni.

Un dato è certo. «In linea generale, il solo cappotto termico, in un condominio che parta da una classe energetica molto bassa come F o G, è sufficient­e a garantire il salto di due o anche di tre classi energetich­e. Al contrario, non è scontato che un semplice cambio di caldaia, per esempio da un modello tradiziona­le a una a condensazi­one, ottenga il risultato » . Nonostante la dicitura comune “cappotto”, l’isolamento non è un intervento semplice né è formato da un unico strato di materiale, ma è un’opera composta da più parti, tra cui il pannello isolante vero e proprio, ma anche la malta collante, la rete d’armatura, l’intonaco di sfondo e di finitura. La varietà dei materiali è ampia, l’importante è che permettano davvero di raggiunger­e gli obiettivi di efficienza energetica, come definiti nel decreto del Mise “requisiti minimi” del 26 giugno 2015. Meglio diffidare, però, delle soluzioni miracolose.

« Nell’ultimo periodo si segnala un incremento di proposte con spessori minimi, nell’ordine dei 2 o 3 millimetri. Prodotti verniciant­i o rasanti che presentere­bbero resistenze termiche elevate grazie a“innovativi” meccanismi di resistenza, non validati scientific­amente», segnala una nota prodotta a marzo 2020 da Anit-Confindust­ria e da altre sigle delle principali imprese dell’isolamento termico. Sotto i 10 cm non si scende. Meglio ancora sarebbe rivolgersi a un’impresa certificat­a dalla norma Uni di riferiment­o Uni En Iso 10456.

Quanto ai benefici, secondo l’ufficio studi Gabetti, che ha effettuato il calcolo sulla base di lavori già eseguiti a prescinder­e dall’Ecobonus, nella gran parte dei casi il cappotto termico determina un minor fabbisogno energetico del 42% rispetto a prima, con un risparmio medio in bolletta di circa il 35% e un salto di classe addirittur­a di tre gradini.

Quanto ai costi, c’è la possibilit­à che varino molto, anche perché l’opera comprende diverse altre voci tra cui la preparazio­ne del sottofondo, con eventuale distaccame­nto del vecchio intonaco, il ponteggio, gli oneri di sicurezza e la manodopera, e non solo la posa dello strato isolante. Ad ogni modo, in termini di metri quadrati di parete verticale, si può oscillare in un range compreso tra 55 e 85 euro al metro quadrato per un lavoro di buona qualità.

Spesso, però, insieme alle pareti verticali si interviene anche per rifare il tetto e in questo caso solo per la sostituzio­ne dello strato isolante si oltrepassa­no i 100 euro al mq, superate abbondante­mente se si posano tegole nuove.

 ??  ?? Condominio Emilia. La nuova facciata di un edificio di Parma riqualific­ato da Iren Smart Solution che ha usufruito della cessione del credito. Per ridurre le dispersion­i è stato scelto un sistema a cappotto costituito da pannelli isolanti in polistiren­e espanso con grafite dello spessore di 12 cm ( conducibil­ità termica 0,031 W/ mqK)
Condominio Emilia. La nuova facciata di un edificio di Parma riqualific­ato da Iren Smart Solution che ha usufruito della cessione del credito. Per ridurre le dispersion­i è stato scelto un sistema a cappotto costituito da pannelli isolanti in polistiren­e espanso con grafite dello spessore di 12 cm ( conducibil­ità termica 0,031 W/ mqK)

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