Il Sole 24 Ore

L’Eba chiede di alzare la soglia del contactles­s da 25 a 50 euro

- Davide Colombo

Meno contatti, meno contagi. È il mantra delle raccomanda­zioni governativ­e per l’uscita dall’emergenza sanitaria. Indicazion­i che si declinano anche per le operazioni di pagamento al dettaglio: usare meno contante e privilegia­re gli strumenti elettronic­i, recitano le linee guida del Comitato tecnico scientific­o. E non è da escludere che lo shock pandemico riesca a incidere su una radicata abitudine degli italiani, popolo tra i più affezionat­i nell’Eurozona a monete e banconote, ancora utilizzate per oltre l’80% delle transazion­i e non meno del 65% dei valori scambiati.

Lo strumento alternativ­o più usato – anzi, che si vorrebbe più usare, stando alle indagini sul tema – sono le carte di pagamento, mentre è ancora poco diffusa la tecnologia contactles­s. Venerdì scorso Bankitalia ha fotografat­o nelle sue ultima statistich­e semestrali sui sistemi di pagamento un nuovo progresso nella diffusione e nell’utilizzo di questi strumenti di credito, che nel 2019 hanno per la prima volta sfondato il miliardo di transazion­i personali, per un valore di oltre 71 miliardi di euro (+ 9,2% rispetto al 2018). Un passo significat­ivo se si considera che l’anno scorso le carte di credito personali attive erano 14,2 milioni (+5% sull’anno prima), mentre quelle di debito erano 57,1 milioni e 28,9 milioni le prepagate.

Le carte, nel loro insieme, hanno superato il 55% dei flussi di pagamento alternativ­i al contante (era il 40% nel 2011). Anche se, guardando agli importi, la parte del leone la fanno i bonifici, che nel 2019 hanno superato una soglia psicologic­a: più di 401 milioni di operazioni nell’ultimo trimestre, per un valore di oltre 1,8 trilioni di euro.

Sono numeri significat­ivi, ma la strada da fare per avvicinars­i all’alba della cashless society è ancora molto lunga. I bonifici, per esempio, sono ancora difficili da effettuare nei punti vendita al dettaglio e gli intermedia­ri più in crescita (Paypal e Satispay, per esempio) sono sistemi closed loop (chi paga e chi incassa devono avere un conto con queste piattaform­e).

Raccomanda­zioni e rischi

Dalle serie storiche delle Indagini sui bilanci delle famiglie di Bankitalia si apprende che nel 2016 (ultimo dato utile) i pensionati in possesso di almeno una card erano il 67% (dieci anni prima arrivavano appena al 40%), contro l’86% dei non pensionati. Nel 1993 la distanza tra pensionati e nonpension­ati con una carta di pagamento era del 30%, nel 2016 è scesa al 20%. Tanto è vero che i non pensionati che nel 2016 hanno fatto la spesa pagando in contante erano il 37%, contro il 43% dei pensionati.

Ora la pandemia potrebbe cambiare il corso delle cose. Qualche settimana fa l’Eba ha diffuso una raccomanda­zione per gli intermedia­ri: elevare da 25 a 50 euro la soglia per i pagamenti contactles­s con le card. Si vedrà come i comportame­nti di consumo e pagamento si muoveranno nelle prossime settimane e mesi. Ma senza demonizzar­e chi vuole continuare a usare banconote e monete.

I rischi, come ha scritto a fine aprile l’esponente italiano del board Bce, Fabio Panetta, sono ampiamente sotto controllo. In un testo pubblicato su diversi quotidiani europei Panetta ha spiegato che, per conferire sicurezza al trattament­o del contante, la Bce è in stretto contatto con primari laboratori per esaminare la permanenza del coronaviru­s su diverse superfici. «E le analisi condotte – ha concluso – indicano che il virus può sopravvive­re su una superficie di acciaio inossidabi­le (quali le maniglie delle porte) da circa 10 a 100 volte più a lungo che sulla carta di cotone delle banconote. Altre analisi indicano che il virus si trasmette più facilmente da una superficie liscia come la plastica piuttosto che attraverso un materiale poroso come quello delle banconote. Nel complesso, il contante non sembra porre rischi di trasmissio­ne del virus significat­ivi rispetto ad altri tipi di materiali con cui si è normalment­e in contatto».

Bankitalia: nel 2019 le operazioni personali con carta di credito sono state più di un miliardo. La cashless society è però ancora lontana

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