A Madrid un edificio per ricordare Gio Ponti
Quando progettare diventa l’occasione per usare l’architettura e il design non solo per fini estetici, ma anche culturali. A Madrid l’architetto Teresa Sapey ha completato un intervento residenziale di 15mila mq con 12 appartamenti, di cui 2 superano i mille metri quadrati ciascuno, proponendo un racconto che richiama alla memoria il lavoro del grande maestro Gio Ponti.
L’architetto italiana, con studio in Spagna, nota per la sua attenzione al tema del colore, è stata coinvolta da un imprenditore venezuelano per la riqualificazione di un immobile esistente. E ha intrapreso questa sfida proponendo l’idea di un viaggio. «Questo intervento – spiega la Sapey – non è solo un progetto di un edificio a 360 gradi, ma è soprattutto un libro aperto che spiega la nostra interpretazione di due progetti che Gio Ponti ha realizzato a Caracas, in Venezuela, in particolare due case, Villa Planchart detta El cerrito, e Villa Arreaza (demolita) detta La Diamantina». In queste due residenze, Ponti aveva disegnato tutto: dallo spazio ai mobili, ai decori. «Quando sono stata coinvolta per una consulenza estetica per questo progetto, ho risposto proponendo una reinterpretazione in chiave contemporanea delle due ville di Ponti. Il suo obiettivo era vendere al meglio – commenta l’architetto – e questo carattere di unicità ne ha garantito il successo immobiliare». Un intervento residenziale, tutto fatto su misura, nato dalla riconversione di un progetto per un hotel di lusso, fallito nel corso del cantiere. I nuovi volumi sono caratterizzati da disegni geometrici, con la prevalenza di rombi, la forma favorita di Ponti, e righe. Colori e materia sono gli elementi che disegnano gli appartamenti: «Nero, bianco e grigio sempre abbinati a cromatismi pontiani – racconta – come i gialli, i blu, il verde acqua. Tutto integrato con il legno, o con il ferro brunito, o ancora con la graniglia alla veneziana».
La carriera di Teresa Sapey è decollata grazie all’impegno su un tema specialistico, quello del parcheggio, con soluzioni innovative tanto da farla definire “madame parking”; più recentemente si è confrontata con il tema residenziale e dell’hotellerie. A Rotterdam ad esempio ha terminato un grande progetto alberghiero, un Room Mate, in un intero isolato, riconvertendo un magazzino di spezie.