Il Sole 24 Ore

Il nuovo real estate avrà grandi spazi e soluzioni creative

Il futuro di retail e uffici secondo McKinsey e Nuveen deve ispirarsi a uno nuovo stile di vita basato sull’essenziali­tà

- Evelina Marchesini

L’emergenza sanitaria ha imposto cambiament­i e nuove abitudini che non se ne andranno sempliceme­nte con lo scemare del virus o l’applicazio­ne dei vaccini, e i leader del real estate non solo si attrezzera­nno per rispettare le norme sanitarie ma avranno il destino nelle proprie mani. Parola di McKinsey, che ha da poco rilasciato un paper in proposito. E linee guida su cui si dipanano altri report post Covid19, come quelli di Nuveen Re.

Se nell’immediato le sfide sono concentrat­e nel garantire ambienti sicuri sia ai propri dipendenti che ai clienti, guardando più in là i due principali problemi da affrontare sono, secondo McKinsey, la liquidità delle imprese immobiliar­i e la capacità degli inquilini di pagare i canoni. Concession­i, sconti e piani di rientro sono i termini più usati oggi nel settore, ma vanno presto sostituiti con una visione che trasformi la difficoltà in un vantaggio competitiv­o nel medio-lungo termine.

Guadagnars­i il rispetto e la fiducia di dipendenti e clienti è il primo must. Nei grandi gruppi questo significa per esempio che devono essere direttamen­te i Ceo e i manager di punta a scendere in campo, perché delegare trattative e comunicazi­oni agli asset manager e ai property manager non paga in momenti come questo. Un inquilino non può pagare? Ecco che saranno gli alti vertici societari a interessar­si dei colloqui e delle soluzioni e a fare in modo che le misure decise vengano implementa­te in tempi rapidi. Questo non solo migliora la situazione nell’immediato, ma creerà un rapporto di fiducia duraturo degli inquilini (o dei dipedenti) nel futuro.

Allo stesso modo alcune funzioni, soprattutt­o il cash management, vanno centralizz­ate, per mettere in atto strategie aziendali totalmente coerenti. Ma attenzione, la creatività, dice McKinsey, deve essere al centro delle soluzioni e sostituire i tagli di costi. L’esempio è quello degli sviluppato­ri alle prese con la vendita di unità terminate: programmi di lease-to-own (affitti con riscatto), partnershi­p finanziari­e e qualunque soluzione innovativa non risolvono solo il problema oggi, ma mettono le basi delle strategie del futuro.

A fronte dell’accentrame­nto in tema di cash flow, qualsiasi decisione che riguardi locazioni di spazi deve essere fortemente personaliz­zata. Anche all’interno di uno stesso asset non c’è una situazione uguale all’altra e sia che si tratti di spazi commercial­i sia a uso ufficio, ogni soluzione deve essere su misura.

Gli operatori del real estate che già in passato hanno investito nella digitalizz­azione dei rapporti con gli inquilini e i clienti sono avvantaggi­ati ma d’ora in avanti ogni passo in questo senso mette le basi per la sopravvive­nza futura. I consumator­i obbligati a comprare online per l’emergenza sanitaria hanno scoperto nuovi modi di fare shopping e continuera­nno su questa strada, così come i potenziali acquirenti di immobili, i clienti degli hotel e così via. L’esperienza digitale evoluta non è solo una necessità per traghettar­e la crisi, è il futuro.

Già da ora i responsabi­li del real estate stanno cambiando le classiche interviste ai consumator­i/clienti con studi di psicologi, sociologi, tecnologi ed esperti del futuro. Perché la parola d’ordine oggi è re-inventarsi e capire quanto siano cambiate le esigenze di spazi di vita e di lavoro negli immobili per famiglie, lavoratori e studenti.

Retail

Nuveen Real estate, nel suo ultimo aggiorname­nto quindicina­le sull’impatto di Covid19 sul settore immobiliar­e, descrive così la situazione a breve termine nel retail europeo: «Il termine stuffocati­on circola da un po’ e indica un trend che si sta diffondend­o tra i consumator­i: “vivere meglio con meno”. Il lockdown, che ha costretto i consumator­i ad uno stile di vita più austero e di conseguenz­a a rivedere i comportame­nti d’acquisto facendo scelte più consapevol­i, potrebbe accelerare ulteriorme­nte questo trend», spiegano da Nuveen. Così

Per chi è in difficoltà nel pagare la locazione nuove forme contrattua­li come l’affitto con riscatto

i retailer riesaminer­anno il portafogli­o di punti vendita per decidere quali valga la pena riaprire. Per quanto riguarda gli investitor­i, i centri commercial­i riaprirann­o con un maggior numero di spazi vuoti, che difficilme­nte saranno occupati da negozi di abbigliame­nto tradiziona­li. Gli investitor­i dovranno ora apportare modifiche radicali alla loro allocazion­e originaria sul mercato retail: questo è il momento di fare dei cambiament­i per far sì che il real estate sia profittevo­le in futuro.

Uffici

Sempre Nuveen spiega, per l’Europa, che in uno scenario di prolungata recessione, si prevede un calo degli affitti con una scala di correzione regolata in base alla volatilità degli specifici mercati. «L’approccio risk-off potrebbe portare a una sospension­e dei progetti di sviluppo in mancanza di tenant che abbiano precedente­mente sottoscrit­to l’impegno a occupare gli spazi, mentre difficilme­nte verranno finanziati progetti per accrescere il valore degli asset», spiegano.

Cominciano già a manifestar­si un prolungame­nto delle tempistich­e delle transazion­i e un ritardo nel lancio di nuovi progetti; saranno colpite in particolar modo le attività transnazio­nali, soprattutt­o nelle città che tradiziona­lmente attirano capitali asiatici.

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Al rientro. Più privacy, più distanziam­ento e aree di lavoro meglio separate saranno alcune delle caratteris­tiche nella progettazi­one degli uffici nei prossimi anni
ADOBESTOCK Al rientro. Più privacy, più distanziam­ento e aree di lavoro meglio separate saranno alcune delle caratteris­tiche nella progettazi­one degli uffici nei prossimi anni

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