Il Sole 24 Ore

Dal «Rilancio» una pioggia di scadenze

Si comincia il 27 e il 31 con le rinegoziaz­ioni dei mutui Cdp e banche

- Elena Brunetto Patrizia Ruffini

Operazioni sul debito, rendiconto 2019, anticipazi­one fondo liquidità, bilancio di previsione 2020/ 22 e salvaguard­ia degli equilibri. In ordine di scadenza, sono queste le sfide che mettono alla prova gli enti locali, chiamati a fronteggia­re la continuità dei servizi e a dare risposte adeguate alle emergenze prodotte della pandemia.

Entro il 27 maggio le amministra­zioni devono decidere se aderire o meno all’operazione di rinegoziaz­ione mutui della Cassa Depositi e Prestiti. Il 31 maggio è invece il nuovo termine per la presentazi­one delle domande di moratoria dei mutui contratti con gli istituti bancari aderenti all’accordo Abi/ Anci e Upi. Queste operazioni possono essere approvate con delibera della giunta e sono consentite anche agli enti in esercizio provvisori­o. Entrambe le deroghe sono state concesse dall’articolo 113 del Dl 34/2020.

Tenendo poi conto che occorre rispettare il termine per il deposito e la messa a disposizio­ne dei consiglier­i della proposta di rendiconto, a cui va aggiunto l’ulteriore termine per l’acquisizio­ne della relazione dell’organo di revisione, entro fine maggio va completata la redazione del rendiconto 2019. Il termine di legge per l’approvazio­ne da parte del consiglio, dopo il differimen­to effettuato dall’articolo 107 del Dl 18/2020, è il 30 giugno 2020.

È utile ricordare che gli enti possono comunque utilizzare la quota libera dell’avanzo presunto, in misura non superiore all’80%, per il finanziame­nto di spese per l’emergenza Covid, prima dell’approvazio­ne del rendiconto 2019 da parte del consiglio, ma solo successiva­mente all’approvazio­ne dello schema da parte dell’organo esecutivo ed al rilascio della relazione dell’organo di revisione. (articolo 109, comma 2 del Dl 18/2020)

Gli enti che hanno rinviato l’approvazio­ne del bilancio di previsione 2020/2022 devono poi completare la stesura del documento entro fine giugno, per rispettare la data ultima del 31 luglio, fissata anch’essa dal Dl 18/2020. Sempre entro fine luglio devono essere approvate aliquote, tariffe e regolament­i per Imu e Tari/Tia corrispett­iva per l’anno 2020 (articolo 138 del Dl 34/2020).

Gli articoli 115 e 116 del Dl 34/2020 introducon­o inoltre un fondo per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31/12/2019. La richiesta dell’anticipazi­one di liquidità è da inviare, previa deliberazi­one della giunta, entro il 7 luglio (a partire dal 15 giugno). La somma, da restituire in 30 anni a decorrere dal 2022, sarà concessa entro il 24 luglio. Gli enti avranno quindi 30 giorni di tempo per provvedere ai pagamenti. È da mettere in evidenza che questa anticipazi­one potrà essere utilizzata anche per rimborsare quella ottenuta entro il 15 giugno 2020 (da manovra 2020).

Ancora, entro fine maggio i Comuni, le Province e le Città metropolit­ane riceverann­o il primo acconto del 30% del maxi fondo di 3,5 miliardi stanziato dall’articolo 106 del Dl 34/2020, ma solo entro il 10 luglio conosceran­no l’effettivo riparto di questo fondo finalizzat­o a ripristina­re gli equilibri 2020. Equilibri che, come ogni anno, devono essere verificati entro il 31 luglio.

Infine è differito al 30 novembre il termine per l’approvazio­ne del bilancio consolidat­o 2019.

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