Locazioni universitarie, un’intesa per canoni più bassi
È possibile ottenere, a causa dell’emergenza coronavirus, la rescissione del contratto di alloggio che mio figlio, studente universitario fuori sede, ha stipulato con il campus di Parma, se non gli è poi consentito di andare a liberare l’alloggio a causa dei divieti di spostamenti fuori regione? Basterebbe proporre al campus la sottoscrizione di un impegno, da parte di mio figlio, a confermare il contratto per l’anno 2020/ 2021, non appena riaprirà la sua facoltà?
G. Q. - MATERA
Iprovvedimenti emessi dal Governo non legittimano la sospensione o la riduzione senza intesa dei canoni di locazione relativi ai contratti transitori degli studenti. Le stesse questioni logistiche prospettate dal lettore non sembrano essere discretive al riguardo, in quanto si tratta di limiti logistici, superabili, seppure in parte, già attraverso l’ingresso della cosiddetta “fase 2”. Quindi lo studente non potrà in alcun modo sospendere o autoridurre il canone. Potrà invece proporre al locatore di rivedere, anche solo in via temporanea, l’aspetto economico o sostanziale del contratto, ma si tratta appunto di una proposta, la quale potrà essere veicolata per iscritto, facendo leva, più che su aspetti giuridici, sul buon senso e sulla reciproca buona fede. Infine, se non si dovesse raggiungere un accordo contrattuale integrativo, lo studente potrà pur sempre esercitare la facoltà di recesso, stanti i gravi motivi che ne legittimano la formulazione.