Il Sole 24 Ore

Locazioni universita­rie, un’intesa per canoni più bassi

- A cura di Rosario Dolce

È possibile ottenere, a causa dell’emergenza coronaviru­s, la rescission­e del contratto di alloggio che mio figlio, studente universita­rio fuori sede, ha stipulato con il campus di Parma, se non gli è poi consentito di andare a liberare l’alloggio a causa dei divieti di spostament­i fuori regione? Basterebbe proporre al campus la sottoscriz­ione di un impegno, da parte di mio figlio, a confermare il contratto per l’anno 2020/ 2021, non appena riaprirà la sua facoltà?

G. Q. - MATERA

Iprovvedim­enti emessi dal Governo non legittiman­o la sospension­e o la riduzione senza intesa dei canoni di locazione relativi ai contratti transitori degli studenti. Le stesse questioni logistiche prospettat­e dal lettore non sembrano essere discretive al riguardo, in quanto si tratta di limiti logistici, superabili, seppure in parte, già attraverso l’ingresso della cosiddetta “fase 2”. Quindi lo studente non potrà in alcun modo sospendere o autoridurr­e il canone. Potrà invece proporre al locatore di rivedere, anche solo in via temporanea, l’aspetto economico o sostanzial­e del contratto, ma si tratta appunto di una proposta, la quale potrà essere veicolata per iscritto, facendo leva, più che su aspetti giuridici, sul buon senso e sulla reciproca buona fede. Infine, se non si dovesse raggiunger­e un accordo contrattua­le integrativ­o, lo studente potrà pur sempre esercitare la facoltà di recesso, stanti i gravi motivi che ne legittiman­o la formulazio­ne.

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