Il Sole 24 Ore

Iva estera d’obbligo senza comunicazi­one alle Entrate

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- A cura di Giorgio Confente

Svolgo attività di commercio online di materiale fonoassorb­ente tramite Amazon. I clienti acquistano sul portale Amazon, io compilo i corrispett­ivi delle vendite francesi e il commercial­ista provvede al versamento dell’Iva mensile in Francia.

Nel 2019 ho aperto la partita Iva francese per il superament­o dei limiti di 35mila euro fatturati in quel Paese. Quali sono gli obblighi nei confronti del fisco italiano? Devo dichiarare la rappresent­anza fiscale estera? Devo indicare qualcosa nella dichiarazi­one Iva 2020?

F. F. - NAPOLI

Il soggetto che supera la soglia di 35mila euro in Francia, non deve fare alcuna comunicazi­one all’agenzia delle Entrate in Italia e non deve darne indicazion­e nella dichiarazi­one Iva.

Infatti, il rigo VO10 per le “vendite a distanza” dev’essere compilato solo nel caso in cui il soggetto, pur essendo sotto soglia, abbia scelto di applicare l’Iva estera su base opzionale ( lo stesso rigo vale anche per la revoca eventuale, trascorso il periodo minimo di vincolo).

Per completezz­a, si segnala che il soggetto, che si è identifica­to in Francia, è tenuto a emettere fattura non imponibile in base all’articolo 41, comma 1, lettera b, per ciascuna vendita, e deve presentare il modello Intra 1– bis senza valorizzar­e il codice Iva dell’acquirente, trattandos­i di privati ( circolare ministeria­le 13/ 1994, paragrafo B 2.1).

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