Il Sole 24 Ore

I tempi della pensione con il contributi­vo puro

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- A cura di Fabio Venanzi

Vorrei sapere se, con le regole attuali e ipotizzand­o l’incremento costante dell’aspettativ­a di vita, il riscatto degli anni di laurea ( cinque anni) mi permettere­bbe di accedere prima alla pensione. Ecco i miei requisiti:

1) sono nato a giugno 1981;

2) ho frequentat­o il corso di laurea tra il 2000 e il 2005;

3) ho ottenuto la prima occupazion­e a febbraio 2007.

R. B. - MILANO

Sulla base dell’attuale scenario demografic­o, in assenza di riscatto, nel caso descritto la pensione di vecchiaia sarà conseguita nel 2051, mentre la pensione anticipata ( per la quale quest’anno sono richiesti 42 anni e 10 mesi per gli uomini) sarà conseguita non prima del 2052 e, quindi, successiva­mente a quella di vecchiaia.

Poiché il lettore è destinatar­io di un sistema contributi­vo puro, potrà accedere alla pensione con gli attuali 64 anni di età, requisito da adeguare alla speranza di vita futura, nel 2047, a condizione che il primo importo di pensione risulti non inferiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale. Il controvalo­re, per il 2020, è pari a 1.287,52 euro lordi mensili. In questo caso, il lettore fruirebbe della pensione anticipata contributi­va.

Con il riscatto del titolo di studio, le date di accesso alla pensione di vecchiaia e la pensione anticipata contributi­va rimarrebbe­ro inalterate, essendo legate al solo requisito anagrafico, mentre la pensione anticipata verrebbe conseguita entro la fine del 2046. Essendo nell’ambito del contributi­vo puro, il riscatto potrà essere chiesto con onere ordinario oppure con onere agevolato, secondo quanto previsto dall’Inps con la circolare 6/ 2020.

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