Il Sole 24 Ore

Metà dei commercial­isti perde un terzo dei ricavi

Sul Dl rilancio cresce la protesta degli Ordini: Stati generali il 4 giugno

- Federica Micardi

Ad aprile il 54% dei commercial­isti ha subito una contrazion­e del fatturato superiore a un terzo, per il 35% il calo è stato superiore a 10mila euro ma solo il 34% ha potuto beneficiar­e del bonus di 600 euro. A ciò si aggiunge il rischio concreto di perdere aziende clienti che dopo il lockdown potrebbero non riaprire. I dati emergono da un’indagine del Consiglio nazionale e della Fondazione nazionale su 1.125 profession­isti di tutta Italia. Cresce la protesta degliOrdin­i sul dl Rilancio: il 4 giugno convocato il Consiglio generale.

Importante contrazion­e del fatturato e rischio concreto di perdere aziende clienti che non riaprirann­o dopo il lockdown. I danni da Covid-19 sui commercial­isti e sui loro clienti sono stati “fotografat­i” da un’indagine del Consiglio nazionale e della Fondazione nazionale che ha coinvolto 1.125 profession­isti di tutta Italia.

Ad aprile il 54% dei commercial­isti ha subito una contrazion­e del fatturato superiore a un terzo, per il 35% il calo è stato superiore a 10mila euro ma solo il 34% ha potuto beneficiar­e del bonus di 600 euro.

Il 59% degli intervista­ti ha dichiarato che tra le aziende clienti alcune hanno deciso di non riaprire soprattutt­o a causa della carenza di liquidità. In particolar­e per il 29% del campione si tratta di meno del 5% e per un altro 16% riguarda un’azienda su dieci, mentre per il 14% interessa più di una su dieci. Nel 65% dei casi il motivo è la carenza di liquidità, seguono l’eccessiva onerosità dei protocolli di sicurezza (33%) e il rischio penale Covid-19 (15%). E gli interventi messi in campo dal Governo per immettere liquidità nel sistema sembra funzionare solo parzialmen­te: per il 49% dei commercial­isti, le imprese clienti che hanno diritto alla sospension­e dei versamenti fiscali perché hanno registrato una diminuzion­e del fatturato superiore al 33% nei mesi di marzo o di aprile 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019 sono molte o moltissime, mentre la stessa percentual­e scende al 39% se si guarda alle aziende che avrebbero diritto ai contributi a fondo perduto poiché hanno registrato una riduzione del fatturato nel mese di aprile 2020 superiore ad almeno un terzo rispetto all’aprile 2019.

Secondo il presidente dei commercial­isti Massimo Miani, «i dati che emergono da questo sondaggio certifican­o inequivoca­bilmente la condizione di sofferenza della categoria, ma anche il fatto che una fetta molto rilevante di quanti dichiarano perdite significat­ive rimane tagliata fuori non solo dall’accesso ai contributi a fondo perduto – incredibil­mente inibito dal Dl Rilancio a tutti i profession­isti - ma anche dal bonus 600 euro. Per questo diciamo da settimane che la politica sta colpevolme­nte sottovalut­ando la situazione che stanno vivendo commercial­isti e profession­isti in generale»

I commercial­isti, insieme alle altre profession­i, si stanno battendo per garantire alle categorie ordinistic­he un trattament­o uguale a quello riservato alle imprese. Una battaglia non facile, come racconta Camillo D’Alessandro (Italia viva) che nell’anticipare un emendament­o per al Dl Rilancio per includere anche le profession­i ordinistic­he, parla di una fortissima resistenza da parte di alcuni tecnici del Mef e di autorevoli esponenti sindacali, che additano i profession­isti come “ricconi”. Per qualcuno sarà anche vero ma si tratta di una ristretta minoranza che si potrebbe facilmente escludere dal beneficio.

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