Il Sole 24 Ore

Dl Liquidità, 310 sì oggi l’ok della Camera

A Montecitor­io 228 i no Decreto a Palazzo Madama il 3 giugno per il via libera

- M.Rog.

Il Governo incassa la fiducia della Camera sul decreto liquidità. I sì sono stati 310, 228 i no con una sola asstension­e. Il via libera di Montecitor­io al provvedime­nto, che è stato varato dopo il decreto Marzo e prima del Dl Rilancio, è atteso oggi in tarda mattinata. Il testo, con una configuraz­ione “omnibus” sempre più marcata, passerà poi al Senato, dove arriverà di fatto “blindato”, per il via libera definitivo. Ieri la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha fissato l’approdo in Aula del Dl il 3 giugno con l’obiettivo di completare la conversion­e in legge entro il 5 giugno.

Dopo il complesso percorso parlamenta­re in commission­e, la giornata di ieri, come prevedibil­e, non ha riservato alcuna sorpresa, tranne il richiamo del presidente di turno ai deputati indiscipli­nati che durante la chiama per il voto di fiducia non mantenevan­o la distanza di sicurezza di un metro. La rivisitazi­one operata in commission­e ha toccato soprattutt­o le procedure e le platee. Nel primo caso è stata spianata la strada all’autocertif­icazione con cui viene velocizzat­o l’iter delle domande di finanziame­nto e alleggerit­a la fase di controlli.Le platee sono state estese all società partecipat­e dalla Pa e alle cessioni di crediti.

Tra le altre novità introdotte a Montecitor­io ci sono quelle sul calendario delle restituzio­ni. I minipresti­ti al 100%, che potranno salire a 30mila euro senza fermarsi a quota 25mila (fissata dalla versione originaria del decreto), potranno essere restituiti in dieci anni e non più in sei. I finanziame­nti fino a 800mila euro, con garanzia di base all’80%, potranno allungarsi fino a 30 anni. Condizioni che, dal momento dell’entrata in vigore della legge di conversion­e, potranno scattare anche per i finanziame­nti già concessi.

L’opera di rivisitazi­one dei deputati ha riguardato anche il tema della responsabi­lità aziendale in caso di contagio da Coronaviru­s. Responsabi­lità che viene esclusa a priori quando l’impresa recepisce e attua il protocollo di sicurezza condiviso con le parti sociali. Del pacchetto di modifiche extra-prestiti approvato dalla Camera fanno parte anche le novità fiscali sulla rivalutazi­one dei beni d’impresa, in versione gratuita per gli alberghi o di indennizzo per le spese sostenute per la partecipaz­ione a eventi internazio­nali precedente­mente annullati a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia.

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