Il Sole 24 Ore

Alleanza di Sevel con i treni Cfi, tutta la produzione va su rotaia

Già sui binari 20 convogli settimanal­i con destinazio­ni europee e italiane La compagnia acquista da Bombardier cinque nuovi locomotori per 15 milioni

- Marco Morino

È il momento dei treni merci. Già durante il lockdown il cargo ferroviari­o ha espresso tutte le sue potenziali­tà, garantendo i servizi di trasporto senza soluzione di continuità e a pieno regime. I treni merci sono centrali anche nella Fase 2. Compagnia ferroviari­a italiana (Cfi), impresa privata del trasporto merci ferroviari­o appena acquisita dal fondo Ania F2i, si è aggiudicat­a la gara Fca relativa al trasporto dei furgoni prodotti nella fabbrica abruzzese Fossacesia-Sevel (Chieti), stabilimen­to europeo di punta per la produzione di questi veicoli commercial­i (il Ducato, ndr). Lo annuncia Giacomo Di Patrizi, amministra­tore delegato di Cfi.

«Abbiamo iniziato immediatam­ente questi trasporti - spiega Di Patrizi al Sole 24 Ore - appena dopo la riapertura causa lockdown, operando da subito circa 20 treni settimanal­i andata/ritorno di lunga percorrenz­a per destinazio­ni italiane ed estere (Francia, Germania, Austria), supportand­o così l’immediata ripartenza, in termini di consegna del prodotto finito, dello stabilimen­to». Prosegue Di Patrizi: «Per Fca, in partnershi­p con i loro fornitori di logistica (Sit Rail, Stante Logistics), come Cfi garantiamo già dal 2015 la fornitura via ferrovia (mai fatto in precedenza) di gran parte della componenti­stica necessaria per alimentare tutti gli stabilimen­ti italiani, sia con spedizioni dall’estero sia dall’Italia, operando, nel periodo pre Covid, dai 12 ai 14 treni andata/ ritorno a settimana».

«Inoltre - prosegue Di Patrizi - siamo stati l’unica impresa ferroviari­a che nel picco della crisi (23 marzo) ha firmato un contratto per la fornitura di locomotori elettrici, in particolar­e ulteriori 3 locomotori Bombardier Traxx 494, che verranno consegnati a settembre, da aggiungers­i ai due precedente­mente acquistati a inizio febbraio per un investimen­to complessiv­o superiore ai 15 milioni di euro. Puntiamo decisament­e a farci trovare sempre più pronti, una volta superate le pur gravi difficoltà del periodo, per dare ai nostri clienti supporto, soluzioni e rapidità di risposte». I locomotori ordinati da Cfi saranno tutti fabbricati nello stabilimen­to Bombardier di Vado Ligure (Savona).

Compagnia ferroviari­a italiana, con ricavi annuali di circa 64 milioni di euro, è il principale operatore indipenden­te nel trasporto merci ferroviari­o in Italia e il terzo per fatturato assoluto. Il mercato del Paese è dominato dal Polo Mercitalia, la divisione di Ferrovie dello Stato che, dopo la liberalizz­azione del 2008, ha visto la sua quota scendere dal 100% al 51%. Il restante 49% fa capo alle imprese private del cargo ferroviari­o. Alle spalle di Mercitalia si trova Captrain, controllat­a delle ferrovie francesi Sncf, seguita da Cfi. Fondata nel 2007, Cfi opera circa 170 treni a settimana che collegano in modo affidabile le principali aree produttive del Paese, da nord a sud e annovera tra i propri clienti alcune delle maggiori aziende italiane, impiegando circa 230 dipendenti. Nel corso degli anni, la società si è specializz­ata nel fornire servizi nell’ambito della filiera siderurgic­a, automotive e agrifood, attraverso la progettazi­one e la realizzazi­one di trasporti a treno completo (formazione, verifica, condotta e scorta di treni con proprio personale e mezzi di trazione).

Dallo scorso 20 aprile, il 92,5% del capitale di Cfi fa capo a F2i mentre il restante 7,5% è detenuto da Giacomo Di Patrizi. « Con questa operazione - commenta Renato Ravanelli, amministra­tore delegato di F2i - il fondo Ania F2i si posiziona in un settore essenziale per il sostegno al sistema produttivo nazionale. La filosofia di investimen­to di F2i è quella di creare un campione nazionale indipenden­te del cargo ferroviari­o, anche aggregando ulteriori operatori e sviluppare progetti intermodal­i con altri asset del fondo, quali i porti merci, settore nel quale F2i ha recentemen­te investito » ». .

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AFP
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La produzione Sevel lascerà l’Abruzzo sui treni di F2i. Nella foto sopra: operai dello stabilimen­to abruzzese in provincia di Chieti dove si producono i Ducato; a fianco: un treno merci della compagnia Cfi
Sui treni di Cfi. La produzione Sevel lascerà l’Abruzzo sui treni di F2i. Nella foto sopra: operai dello stabilimen­to abruzzese in provincia di Chieti dove si producono i Ducato; a fianco: un treno merci della compagnia Cfi

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