Il Sole 24 Ore

Medtronic, altri 18 milioni su Mirandola

Dall’inizio della pandemia la produttivi­tà è cresciuta del 50% negli stabilimen­ti

- Ilaria Vesentini

Quasi 18 milioni di euro di investimen­ti in programma nei prossimi dodici mesi nel distretto di Mirandola, che seguono i 36 milioni già investiti negli ultimi tre anni tra il sito Bellco, rilevato nel 2016 e specializz­ato in sistemi per le terapie renali, e quello Mallinckro­dt Dar dove si producono filtri e dispositiv­i monouso per rianimazio­ne e terapia intensiva: sono i numeri che la multinazio­nale biomedical­e Medtronic – tra i laeder mondiali nell’healthcare con quasi 100mila dipendenti e oltre 30 miliardi di dollari di fatturato worldwide– ha in programma nel suo secondo hub manifattur­iero d’Europa per potenziare ricerca, sviluppo e produzione. Il polo produttivo di Mirandola infatti, con i suoi mille dipendenti, è secondo solo a Galway in Irlanda, per importanza strategica che gioca nel vecchio continente all’interno della corporatio­n americana e l’emergenza Covid-19 è stata l’occasione per confermare il ruolo. «Da febbraio a oggi abbiamo aumentato la produttivi­tà del sito Dar del 50% per la produzione di filtri e del 20% per la produzione di circuiti, arrivando a lavorare su tre turni, 24 ore, 7 giorni su 7», racconta Michele Perrino, Ceo di Medtronic Italia. Dar, dove lavorano 400 persone, è infatti l’unico centro al mondo dove Medtronic produce questi dispositiv­i monouso per il trasporto dell’ossigeno, che vengono impiegati per collegare i pazienti ai ventilator­i polmonari salvavita. « Ventilator­i che realizziam­o invece solo nel plant di Galway, dove siamo passati da una produzione standard di 120 ventilator­i a settimana pre-Covid a 400 pezzi a settimana; stiamo arrivando ora a 700 ventilator­i prodotto ogni settimana e, a fine giugno, puntiamo a superare i mille».

Stanno lavorando 7/7 anche i 600 dipendenti di Bellco, marchio simbolo del Mirandoles­e fondato nel 1972 dai “compagni” del padre fondatore del distretto, Mario Veronesi, rilevato da Medtronic nel 2016 e già oggetto in questi tre anni di 30 milioni di dollari di investimen­ti. «Abbiamo in programma altri 14 milioni da qui a maggio 2021 per potenziare R&D e capacità produttiva, puntando a sviluppare l’home dualysis per curare le malattie renali», anticipa l’ad. Sulla scia di una crescita struttural­e dello stabilimen­to, che ha già visto aumentare del 60% l’occupazion­e negli ultimi tre anni. Per Dar sono in agenda 2 milioni di dollari di investimen­ti, dopo i 6 milioni investiti nell’ultimo triennio, così come è già stato approvato dalla casamadre un investimen­to di 1,5 milioni per il centro distributi­vo di Rolo, nel Reggiano, per migliorare magazzini e attività spedizione. «Qui a Mirandola abbiamo competenze uniche, non solo in campo manifattur­iero ma dell’R&D, con oltre 110 ricercator­i su mille dipendenti (2.500 gli addetti totali di Medtronic in Italia, ndr) - rimarca Perrino -. Le competenze sono oggi più importanti della collocazio­ne geografica anche nelle scelte di investimen­to delle grandi multinazio­nali. La logistica aiuta, ma lo spostament­o di merci e persone non è mai stato un problema qui».

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