Il governo Orban limita le acquisizioni dall’estero
Gli investitori stranieri che vorranno acquisire più del 10% di una società ungherese (di rilevanza strategica) dovranno chiedere il permesso al governo di Viktor Orban. Nel mezzo della crisi da Covid-19 il premier sovranista tenta così di mantenere il controllo sull’economia, insistendo su un tema centrale dei suoi dieci anni di potere. Il decreto che limita le acquisizioni dall’estero sarà in vigore almeno fino alla fine dell’anno e si applicherà ad accordi da almeno un milione di euro, in settori quali sanità, turismo, energia, alimentare, gestione dei rifiuti, edilizia, finanza, spedizioni, difesa, comunicazione e information technology.
Gli investitori stranieri dovranno presentare domanda al ministro dell’Innovazione e della tecnologia, che avrà 45 giorni per approvare o rifiutare la richiesta. «Non è solo una questione di economia, ma anche di sovranità», ha detto il viceministro dell’Innovazione, Tamas Schanda, spiegando come Budapest voglia proteggere le attività nazionali dagli stranieri che vogliono approfittare della crisi del coronavirus per guadagnare quote di mercato. Sarà questa una delle ultime misure introdotte da Orban nell’emergenza della pandemia: il premier dovrebbe infatti rinunciare ai poteri speciali a lui assegnati entro la fine del mese.
Controlli su quote oltre il 10% di imprese strategiche e su accordi che superano il milione