L’accusa degli Stati Uniti: «Caccia russi in Libia»
Secondo quanto afferma l’esercito degli Stati Uniti, Mosca avrebbe dispiegato alcuni caccia in Libia per sostenere i mercenari che combattono sul terreno al fianco del maresciallo Khalifa Haftar. «La Russia tenta chiaramente di far pendere la bilancia a suo favore in Libia, come ha fatto in Siria, ed estende la sua impronta militare in Africa utilizzando gruppi di mercenari sostenuti dallo Stato», ha dichiarato in un comunicato, il generale a capo delle forze americane in Africa, Stephen Townsend, dal suo quartier generale a Stoccarda, in Germania.
La denuncia conferma quanto affermato la settimana scorsa dal ministro dell’Interno libico, Fathi Bashagha, che aveva segnalato l’arrivo dalla Siria di sei caccia di tipo MiG 29 e due cacciabombardieri Sukhoi 24, scortati «da due SU-35 dell’aviazione russa».
Il comunicato dello Us Africa Command precisa che i caccia sono arrivati in Siria «da una base aerea in Russia» e aggiunge che è «stata camuffata la loro origine russa». I velivoli «probabilmente forniranno stretto sostegno aereo e fuoco d’attacco per il gruppo Wagner che appoggia l’Esercito nazionale libico», di cui Haftar è comandante. Il comunicato si riferisce agli oltre 1.500 mercenari segnalati in ritirata da Tripoli verso Est.
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