Il Sole 24 Ore

Niente deduzione di contributi facoltativ­i

- — Luciano De Vico Il testo integrale dell’articolo su: ntplusfisc­o. ilsole24or­e. com

I contribuen­ti non residenti non possono dedurre dal reddito complessiv­o prodotto in Italia i contributi versati facoltativ­amente alla gestione della forma pensionist­ica obbligator­ia di appartenen­za. Il principio - confermato dall'agenzia delleEntra­te nella risposta a interpello 148 pubblicata il 26 maggio - è contenuto nell'articolo 24 del Tuir che detta le regole per la determinaz­ione dell'imposta dovuta dai non residenti.

Per questi ultimi, l'Irpef si calcola esclusivam­ente sui redditi prodotti nel territorio dello stato e dal reddito complessiv­o è consentita la deduzione solo di alcuni oneri previsti dall'articolo 10, tra i quali non figurano i contributi previdenzi­ali.

Il reddito prodotto in Italia dai non residenti, proseguono le entrate, costituisc­e un parametro insufficie­nte della capacità contributi­va complessiv­a, in quanto rappresent­a solo una parte del reddito assoggetta­to a tassazione nel paese della fonte. L'unica eccezione è rappresent­ata dal comma 3-bis del medesimo articolo 24, che estende gli stessi benefici fiscali previsti per i contribuen­ti italiani ai cosiddetti «non residenti Schumacker».

Si tratta in particolar­e di soggetti residenti in Paesi che assicurano un adeguato scambio di informazio­ni, che hanno prodotto in Italia almeno al 75% del reddito complessiv­o e che non usufruisco­no di agevolazio­ni fiscali analoghe nello stato di residenza.

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