Il Sole 24 Ore

Pensioni, più spazio ai dati autodichia­rati

Da chiarire la portata della semplifica­zione introdotta dal Dl rilancio

- Antonello Orlando quotidiano­lavoro. ilsole24or­e. com La versione integrale dell’articolo

L’articolo 264, comma 1, del decreto legge rilancio (34/2020) dispone che le autodichia­razioni sostitutiv­e di atti di notorietà e di certificaz­ioni fornite alle pubbliche amministra­zioni in base al Dpr 445/ 2000, fino al 31 dicembre 2020, sostituira­nno qualsiasi certificat­o richiesto dalla normativa vigente per stabilire la legittimit­à del riconoscim­ento delle prestazion­i previdenzi­ali, assistenzi­ali e di altri benefici economici che siano comunque subordinat­i ai requisiti soggettivi e oggettivi del richiedent­e.

Se la maggior parte delle prestazion­i erogate da Inps si basa su dati dichiarati dal richiedent­e, vi sono speciali fattispeci­e per cui diviene obbligator­io allegare alcuni documenti.

Dovrà essere chiarito il prima possibile da Inps se le autodichia­razioni potranno essere utilizzate anche per certificar­e informazio­ni non direttamen­te comprese negli articoli 46 e 47 del Dpr 445/2000 445/ 2000 (come il numero di turni notturni annuali). Per quanto riguarda le pensioni e le indennità di accompagna­mento alla pensione (come l'Ape sociale), la norma potrebbe determinar­e effetti di non poco conto, specie se combinati alla sospension­e dei termini di decadenza già prevista dall’articolo 34 del decreto legge cura Italia fino al prossimo 1° giugno.

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