Pensioni, più spazio ai dati autodichiarati
Da chiarire la portata della semplificazione introdotta dal Dl rilancio
L’articolo 264, comma 1, del decreto legge rilancio (34/2020) dispone che le autodichiarazioni sostitutive di atti di notorietà e di certificazioni fornite alle pubbliche amministrazioni in base al Dpr 445/ 2000, fino al 31 dicembre 2020, sostituiranno qualsiasi certificato richiesto dalla normativa vigente per stabilire la legittimità del riconoscimento delle prestazioni previdenziali, assistenziali e di altri benefici economici che siano comunque subordinati ai requisiti soggettivi e oggettivi del richiedente.
Se la maggior parte delle prestazioni erogate da Inps si basa su dati dichiarati dal richiedente, vi sono speciali fattispecie per cui diviene obbligatorio allegare alcuni documenti.
Dovrà essere chiarito il prima possibile da Inps se le autodichiarazioni potranno essere utilizzate anche per certificare informazioni non direttamente comprese negli articoli 46 e 47 del Dpr 445/2000 445/ 2000 (come il numero di turni notturni annuali). Per quanto riguarda le pensioni e le indennità di accompagnamento alla pensione (come l'Ape sociale), la norma potrebbe determinare effetti di non poco conto, specie se combinati alla sospensione dei termini di decadenza già prevista dall’articolo 34 del decreto legge cura Italia fino al prossimo 1° giugno.