Carige, pressing dei soci sullo scudo agli ex vertici
Mentre si avvicina la prima assemblea di Carige post commissariamento, che si terrà venerdì prossimo, fioccano i quesiti degli azionisti al nuovo cda, retto da Vincenzo Calandra Buonaura (presidente) e Francesco Guido (ad). L’assemblea, convocata in sede straordinaria e ordinaria, voterà la proposta di raggruppamento delle azioni; e quella di conversione facoltativa delle risparmio entro il 31 dicembre 2020; ma anche la rinuncia alle azioni di responsabilità nei confronti di Cesare Castelbarco (già presidente di Carige) e Piero Montani (ex ad della banca), votate in assemblea nel 2017, per la cessione del comparto assicurativo della banca ad Apollo. Proprio questo punto dell’ordine del giorno è al centro di molte domande rivolte, prima dell’assemblea, dagli azionisti al cda. A scrivere sono, in particolare, l’ex azionista di riferimento dell’istituto, Malacalza Investimenti (ora al 2%), e Franco Corti, alla guida di un gruppo di piccoli azionisti. Ed è rispondendo a un quesito di Corti che il cda rivela di essersi impegnato, nell’ipotesi (poco probabile) che l’assemblea respinga la rinuncia all’azione di responsabilità, «a tenere indenne» il compratore delle compagnie assicurative su cui si è innestata l’azione (Apollo), quanto a possibili «conseguenze pregiudizievoli» legate a una prosecuzione della causa. A novembre 2019 Carige, sotto la gestione commissariale, ha transato con Apollo; con l’impegno di portare in assemblea questo settlement agreement. Malacalza, da parte sua, tra le domande rivolte a Carige, chiede di conoscere il testo dell’agreement. Il cda risponde che si tratta di «un accordo a valenza strategica» che «non si presta alla piena e totale divulgazione». E alla domanda se l’ agreement non dovesse essere sottoposto «alla preventiva espressa approvazione dell’assemblea», Carige, sottolinea che l’azione di responsabilità è da considerarsi «scindibile rispetto alla richiesta risarcitoria intentata» verso Apollo e perciò «Carige non ha mai sottoposto all’approvazione dell’assemblea la stipula di questo contratto, né lo avrebbe fatto al di fuori dal periodo di commissariamento», durante il quale «la funzione assembleare è sospesa». Malacalza, però, sempre in forma di quesito, ipotizza, in ragione dell’eventuale nullità dell’agreement, l’invalidità di una delibera assembleare che «fosse adottata in approvazione» alla proposta del cda.