Corte Conti: privilegiati i grandi ospedali, territorio indifeso
Grandi ospedali super specializzati a discapito dell’assistenza sul territorio. È in questa direzione che negli ultimi anni si è mossa la sanità italiana con l’obiettivo di risparmiare e di rendere il sistema più efficiente, ma con il risultato di lasciare la popolazione in molti casi indifesa, come emerso durante l’emergenza coronavirus. L’analisi è contenuta nel rapporto 2020 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica, in cui viene denunciato un fenomeno generale senza fare riferimento a specifiche Regioni. La crisi, spiega la Corte, ha messo in luce i rischi insiti nel ritardo con cui ci si è mossi per rafforzare le strutture territoriali, a fronte del forte sforzo per il recupero di più elevati livelli di efficienza e di utilizzo appropriato delle strutture di ricovero. «Se aveva sicuramente una sua giustificazione a tutela della salute dei cittadini la concentrazione delle cure ospedaliere in grandi strutture specializzate riducendo quelle minori che, per numero di casi e per disponibilità di tecnologie, non garantivano adeguati risultati di cura, la mancanza di un efficace sistema di assistenza sul territorio ha lasciato la popolazione senza protezioni adeguate - sottolineano i magistrati contabili - tali carenze si erano scaricate non senza problemi sulle famiglie».
IL RAPPORTO DEI MAGISTRATI Il rapporto sul coordinamento della finanza pubblica: la crisi ha messo in luce i rischi insiti nel ritardo con ci si è mossi per rafforzare le strutture periferiche.