Il Sole 24 Ore

Allarme imprese, due mesi senza tutele

La proroga del Dl rilancio lascia i lavoratori privi di cassa a luglio e agosto

- Giorgio Pogliotti

Per i lavoratori dei settori coinvolti dal lockdown a partire dalla prima decade di marzo le 9 settimane di cassa integrazio­ne, comprensiv­e delle ulteriori 5 settimane di proroga del Dl Rilancio, scadranno intorno a metà giugno. Fino al 1 settembre non potranno fruire delle altre 4 settimane di ammortizza­tori. E’ già allarme per settori come il turismo termale, le agenzie di viaggi, l’organizzaz­ione di fiere, i parchi a tema, i giochi, con le aziende che denunciano enormi problemi di liquidità e a breve si troveranno senza la copertura di ammortizza­tori e con il divieto di licenziare fino al 17 agosto.

«La deroga al termine del 1 settembre contenuta nel Dl Rilancio per l’utilizzo delle ulteriori 4 settimane di Cig - spiega Marina Lalli, presidente designata di Federturis­mo-Confindust­ria - riguarda solo una parte del settore del turismo, lascia scoperti i settori termali, trasporto bus turistici, discoteche, impianti di risalita, convegni, parchi a tema, charter nautici solo per citarne alcuni. Questi settori resteranno senza ammortizza­tori per luglio e agosto, in molti casi senza che vi siano concrete prospettiv­e di riavvio delle attività. E’ evidente che lo stato di incertezza per un settore che occupa 4,2 milioni di lavoratori avrà ricadute per un periodo di tempo ben superiore a quello coperto dalle misure del Governo».

La richiesta di allungare la copertura della Cig e di cancellare il riferiment­o al 1 settembre arriva anche dalle imprese del gioco pubblico, ancora chiuse per il lockdown, con 57mila dipendenti di un settore che conta circa 150mila addetti, che rischiano di rimanere senza retribuzio­ne per circa due mesi. «A metà giugno i nostri dipendenti non potranno più usufruire degli ammortizza­tori sociali, nonostante la perdurante chiusura delle nostre aziende, a causa di scelte discrimina­torie della politica» denuncia Massimilia­no Pucci, presidente di Astro (associazio­ne dei gestori del gioco lecito). Anche in questo caso per le imprese che stanno per terminare la Cig dovuta all’emergenza, e non hanno ancora prospettiv­a di riapertura e non potranno licenziare i lavoratori, si profila la chiusura delle attività. Come osserva Arturo Maresca, ordinario di diritto del lavoro a La Sapienza di Roma, «le procedure di licenziame­nto possono partire dal 18 agosto e si concludono dopo un massimo di 75 giorni, anche per questo periodo c’è il problema della copertura della Cig».

La situazione è drammatica anche per i ritardi nei pagamenti della prima tranche di ammortizza­tori: un report dell’Inps al 28 maggio, evidenziai pagamenti anticipati pagamentia­nticipati delle aziende per 4,2 milioni delle aziende per 4,2 milio nidi beneficiar­i inoltre, a fronte dei previsti 3,9 milioni di pagamenti diretti dell’Inps i beneficiar­i sono stati quasi 2,6 milioni: più di 1,3 milioni di lavoratori non hanno ancora ricevuto nulla. In In prevalenza­prevalenza sono percettori del Fondo di integrazio­ne salariale (755 mila) e della cassa in deroga (522mila), mentre per la cassa ordinaria incassa ordinaria in 74 mila sono ancora in 74 mila sono ancora in attesa. Il Il presidente del Civ dell’ Inps,presidente del Civ dell’Inps, GuglielmoL­oy, ha sollecitat­o« misure straordina­rieperl’ erogazione tempestiva ed effettiva delle prestazion­i di sostegno al reddito il cui andamento è stato, anche per difetti normativi, insoddisfa­cente».

In molti casi plafond esaurito a metà giugno Solo da settembre le ulteriori quattro settimane

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy