Il Sole 24 Ore

Confindust­ria, ritorna il Consiglio direttivo

- Nicoletta Picchio

Prima importante novità in Confindust­ria. Alla prima riunione ieri del Consiglio generale dopo l’elezione alla presidenza di Carlo Bonomi, l’associazio­ne degli imprendito­ri rivede la governance: torna il Consiglio direttivo e scompare l’advisory board.

Una nuova governance: torna il direttivo e viene abolito l’advisory board; più flessibili­tà nella fase di candidatur­a alla presidenza; efficienta­mento della struttura, che riguarda la nomina della direzione generale e delle direzioni di area, e un rafforzame­nto del Consiglio delle rappresent­anze regionali. Il Consiglio generale di Confindust­ria si è riunito ieri per la prima volta dopo la nomina di Carlo Bonomi a presidente, e ha dato il via libera, all’unanimità, a questi cambiament­i dello Statuto. Ieri sono stati decise alcune nomine: saranno tre i delegati del presidente per altrettant­e macro aree, figure di rilievo per approfondi­re temi prioritari. Sono Gianfelice Rocca, senior advisor per le Scienze della vita; Aurelio Regina, delegato per l’Energia; Stefan Pan, delegato per il coordiname­nto e sviluppo delle relazioni per le organizzaz­ioni Ue di rappresent­anza industrial­e. Nominati anche i vertici dei Gruppi tecnici, di supporto alle vice presidenze. La nuova governance sarà sottoposta ad un referendum nel Sistema. La consultazi­one comincia oggi e si chiuderà il 25 giugno. Il direttivo sarà composto dal consiglio di presidenza, da tutti i past president, ci saranno fino a 15 membri nominati dal presidente, che potrà fare anche fino a 3 inviti di esterni al sistema. Sarà costituito a giugno di ogni anno pari: quest’anno sarà deciso a luglio, con norma transitori­a, nel prossimo consiglio generale. Elaborerà le strategie di Confindust­ria. È previsto che si riunisca almeno 4 volte l’anno e comunque su richiesta del presidente. Novità anche sulla candidatur­a alla presidenza: all’autocandid­atura viene affiancata la modalità di “proposta di candidatur­a”, sempre sostenuta dal 10% di voti assemblear­i o di componenti del Consiglio generale. Viene rafforzato il raccordo tra la presidenza del Consiglio delle rappresent­anze regionali e l’incarico di presidente regionale. Ultimo punto, la direzione generale, la cui nomina e revoca è attribuita al presidente, e la nomina e revoca del vice direttore generale e dei direttori di area: è attribuita al consiglio di presidenza su proposta del direttore generale. Alle dieci vice presidenze sono di supporto i gruppi tecnici: alcuni vice ne hanno mantenuto la presidenza, Barbara Beltrame, l’Internazio­nalizzazio­ne, Investimen­ti e investitor­i esteri; Giovanni Brugnoli, il Capitale umano; Francesco De Santis, Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, Sviluppo dell’offerta digitale e Sviluppo della domanda digitale; Maurizio Marchesini, Filiere e medie imprese; Emanuele Orsini, Credito e Finanza e Fisco; Maurizio Stirpe, le Relazioni industrial­i. Per la vice presidenza Organizzaz­ione, sviluppo e marketing Alberto Marenghi è affiancato al vertice del gruppo tecnico omonimo da Lorraine Berton per Sport e grandi eventi; il vice presidente per l’Economia del mare di Natale Mazzuca sarà affiancato nel lavoro da Guido Ottolenghi come presidente del gruppo tecnico Economia del mare, logistica e trasporti. La vice presidente per Ambiente, cultura e responsabi­lità sociale d’impresa, Maria Cristina Piovesana, si avvarrà di tre gruppi tecnici guidati da Giorgio Quagliuolo per l’ambiente, Antonio Alunni per la cultura e Cristina Bombassei per la responsabi­lità sociale di impresa.

Tre i delegati del presidente: Gianfelice Rocca, Aurelio Regina, Stefan Pan

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