Confindustria, ritorna il Consiglio direttivo
Prima importante novità in Confindustria. Alla prima riunione ieri del Consiglio generale dopo l’elezione alla presidenza di Carlo Bonomi, l’associazione degli imprenditori rivede la governance: torna il Consiglio direttivo e scompare l’advisory board.
Una nuova governance: torna il direttivo e viene abolito l’advisory board; più flessibilità nella fase di candidatura alla presidenza; efficientamento della struttura, che riguarda la nomina della direzione generale e delle direzioni di area, e un rafforzamento del Consiglio delle rappresentanze regionali. Il Consiglio generale di Confindustria si è riunito ieri per la prima volta dopo la nomina di Carlo Bonomi a presidente, e ha dato il via libera, all’unanimità, a questi cambiamenti dello Statuto. Ieri sono stati decise alcune nomine: saranno tre i delegati del presidente per altrettante macro aree, figure di rilievo per approfondire temi prioritari. Sono Gianfelice Rocca, senior advisor per le Scienze della vita; Aurelio Regina, delegato per l’Energia; Stefan Pan, delegato per il coordinamento e sviluppo delle relazioni per le organizzazioni Ue di rappresentanza industriale. Nominati anche i vertici dei Gruppi tecnici, di supporto alle vice presidenze. La nuova governance sarà sottoposta ad un referendum nel Sistema. La consultazione comincia oggi e si chiuderà il 25 giugno. Il direttivo sarà composto dal consiglio di presidenza, da tutti i past president, ci saranno fino a 15 membri nominati dal presidente, che potrà fare anche fino a 3 inviti di esterni al sistema. Sarà costituito a giugno di ogni anno pari: quest’anno sarà deciso a luglio, con norma transitoria, nel prossimo consiglio generale. Elaborerà le strategie di Confindustria. È previsto che si riunisca almeno 4 volte l’anno e comunque su richiesta del presidente. Novità anche sulla candidatura alla presidenza: all’autocandidatura viene affiancata la modalità di “proposta di candidatura”, sempre sostenuta dal 10% di voti assembleari o di componenti del Consiglio generale. Viene rafforzato il raccordo tra la presidenza del Consiglio delle rappresentanze regionali e l’incarico di presidente regionale. Ultimo punto, la direzione generale, la cui nomina e revoca è attribuita al presidente, e la nomina e revoca del vice direttore generale e dei direttori di area: è attribuita al consiglio di presidenza su proposta del direttore generale. Alle dieci vice presidenze sono di supporto i gruppi tecnici: alcuni vice ne hanno mantenuto la presidenza, Barbara Beltrame, l’Internazionalizzazione, Investimenti e investitori esteri; Giovanni Brugnoli, il Capitale umano; Francesco De Santis, Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, Sviluppo dell’offerta digitale e Sviluppo della domanda digitale; Maurizio Marchesini, Filiere e medie imprese; Emanuele Orsini, Credito e Finanza e Fisco; Maurizio Stirpe, le Relazioni industriali. Per la vice presidenza Organizzazione, sviluppo e marketing Alberto Marenghi è affiancato al vertice del gruppo tecnico omonimo da Lorraine Berton per Sport e grandi eventi; il vice presidente per l’Economia del mare di Natale Mazzuca sarà affiancato nel lavoro da Guido Ottolenghi come presidente del gruppo tecnico Economia del mare, logistica e trasporti. La vice presidente per Ambiente, cultura e responsabilità sociale d’impresa, Maria Cristina Piovesana, si avvarrà di tre gruppi tecnici guidati da Giorgio Quagliuolo per l’ambiente, Antonio Alunni per la cultura e Cristina Bombassei per la responsabilità sociale di impresa.
Tre i delegati del presidente: Gianfelice Rocca, Aurelio Regina, Stefan Pan