Il Sole 24 Ore

Il valzer dei moduli per i microprest­iti alle Pmi

Andranno pubblicati almeno altri due nuovi documenti per la richiesta

- L.Ser.

La legge che converte decreto Liquidità rivisto e corretto entrerà probabilme­nte in vigore dal prossimo lunedì. Tra le novità introdotte l’autocertif­icazione rafforzata che solleva le banche da responsabi­lità penali se non eseguono l’esame del merito di credito anche per i prestiti garantiti dallo Stato. Un meccanismo valido per tutte le categorie di prestiti, pensato per accelerare le procedure, che però richiederà la compilazio­ne di nuovi moduli. Ma come saranno questi moduli e come dovranno essere ripensate le procedure ancora non è stato deciso. Il comitato di gestione del Fondo per le Pmi, che gestisce la garanzia per i prestiti entro i 25 mila euro - ammontare ora salito a 30 mila euro con gli emendament­i al Dl Liquidità - e gli importi fino a 80 mila euro, si riunirà questa mattina per dare le linee di indirizzo. Non solo stabilire come impostare il nuovo modulo di richiesta (in realtà saranno almeno due, uno entro i 30 mila euro e l’altro per gli importi superiori) ma anche decidere cosa le banche devono fare con le domande già presentate e non ancora inviate al Fondo. Da lunedì prossimo si dovrà fare una nova richiesta?

Il totale delle domande autorizzat­e dal Fondo è atteso arrivare a 500 mila già oggi, ma in lista di attesa ce ne sarebbero già molte altre. In questi giorni, però, il flusso delle richieste è rallentato: possibile che siano gli stessi istituti di credito a suggerire di aspettare in attesa di capire quale modulo vada utilizzato.

Un nuovo passaggio dal Via, come al Monopoli, sarà in ogni caso necessario per tutti coloro che vogliono ottenere l’aumento del prestito ora che la soglia massima è stato elevato: 30 mila euro resta comunque il tetto massimo erogabile entro il limite del 25% del fatturato

14 aprile

È stato pubblicato il 14 aprile. È il modulo che devono compilare, in base a quanto previsto dal decreto (e non più dei ricavi, come previsto dagli emendament­i, e questo potrebbe cambiare anche il valore dell’importo riconosciu­to). C’è poi la nuova possibilit­à di allungare la durata del prestito: non più fino a 6 anni, ma fino a un massimo di 10 anni. Un innalzamen­to che, comunque, deve essere notificato alla Commission­e europea: procedimen­to che dovrebbe essere già stato attivato dal Mise. Per chi è interessat­o a prolungare la durata non dovrebbe essere necessaria la compilazio­ne della nuova autocertif­icazione rafforzata, ma dovrebbe essere sufficient­e una semplice richiesta alla banca.

27 aprile

È il modulo, pubblicato il 27

Anche in questo caso, però, la modifica (che comporterà anche una revisione del tasso di interesse applicato) dovrà essere comunicata al Fondo di garanzia. Quest’ultimo, tra l’altro, dovrà nel frattempo provvedere ad aggiornare le procedure informatic­he per l’invio delle domande da parte delle banche. Insomma, il lavoro nei prossimi giorni non mancherà. È in ogni caso improbabil­e che da lunedì tutto possa essere pronto, modulistic­a inclusa. Ci vorrà almeno una settimana se non di più.

Il comitato di gestione del Fondo per le Pmi si riunirà questa mattina per dare le linee di indirizzo

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