Bce apre il caso Landesbanken Nel mirino le norme anti crisi
Da Francoforte e Bafin chieste modifiche rapide al sistema di salvataggio Denunciate procedure poco efficienti e trasparenti, pesa il ruolo dei Lander
Giro di vite della vigilanza bancaria europea su Sparkassen e Landesbanken tedesche. La Bce- Ssm e l’organo di supervisione tedesco BaFin hanno richiesto modifiche sostanziali, alcune da realizzarsi entro quest’anno altre entro il 2022, al funzionamento del DSGV (Deutsche Sparkassen- und Giroverband), il sistema di tutela istituzionale (Institutional protection scheme, IPS) delle casse di risparmio tedesche riconosciuto come sistema di garanzia dei depositi.
La lunga lista dei rilievi di Ssm-Bafin è argomentata con riferimenti puntuali su criteri non osservati, malfunzionamenti, effetti indesiderati, carenze ed è corredata in gran dettaglio da specifici rimedi da adottare: un dossier pesante in sette punti è stato recapitato nei giorni scorsi al presidente del DSGV Helmut Schleweis. La vigilanza ha dunque sferrato un duro colpo al mondo per certi versi opaco delle «istituzioni meno significative» tedesche, delle quali le casse di risparmio hanno la fetta più grande, e che vale 2.734 miliardi di totale attivo pari al 40% del sistema bancario tedesco e tra i più rilevanti nella galassia bancaria europea. La DSGV-IPS, per essere autorizzata a operare sotto il cappello dei criteri europei pur con istituti bancari pubblici posseduti da comuni o Stato-Regioni, deve rispettare regole e requisiti Ue e se non lo fa deve riformarsi con le modifiche indicate dai regolatori. Anche l’Eba ha studiato a fondo la questione, in tre opinioni sull’applicazione della direttiva dei sistemi di garanzia dei depositi sui sistema di tutela istituzionale IPS e avanzando proposte di armonizzazione.
Nel dettaglio, alle Sparkassen e Landesbanken, Ssm-Bafin fanno questi principali rilievi: 1) la distribuzione dei poteri e delle responsabilità tra IPS e i proprietari delle banche, soprattutto quando questi sono Länder, è poco chiara, poco incentivante e può portare a disimpegni e procrastinare l'intervento. Si richiede semplificazione e chiarezza nei rapporti di proprietà entro il 2022; 2) riserve sull’utilizzo di fondi ex-ante che può frenare interventi immediati e sufficienti; inadempienza su attuazione di richieste Ssm. Si richiede di rimuovere limiti con tempi sincronizzati con le modifiche da apportare entro il 2022; non si esclude l’aggiunta di fondi aggiuntivi; 3) procedure interne decisionali troppo complesse e mancanza di chiare deleghe, depotenziamento delle decisioni centralizzate. Richiesta di semplificazione e mandati più chiari, entro il 2020; 4) limiti al monitoraggio dei rischi, soprattutto nei casi delle Landesbanken e la classificazione sub-Ips. Si richiede entro il 2020 di migliorare i sistemi di prevenzione di rilevazione dei rischi; 5) rivedere le norme che consentono di escludere dai salvataggi i membri più deboli o in difficoltà, in sintonia con i tempi delle prime riforme entro il 2022; 6) migliorare la qualità e la velocità della raccolta dei dati, sistemi IT, e una maggiore disponibilità degli stessi per la fine del 2020; 7) rafforzare il sistema di monitoraggio con stress test che aiutano a quantificare la liquidità e il capitale necessari in scenari di crisi; i fondi accantonati potrebbero non essere sufficienti.
L’intervento a gamba tesa dei regolatori sul sistema di tutale dei depositi delle banche pubbliche tedesche è l’ultimo atto di un lungo processo iniziato nel 2015/16 quando in Germania è stata recepita la direttiva europea sulla garanzia dei depositi ed è scattato il processo di autorizzazione e valutazione dell'ammissibilità dei sistemi di tutela istituzionale (institutional protection schemes, IPS) ai fini di vigilanza prudenziale. IPS è meccanismo di solidarietà, un accordo di responsabilità contrattuale che tutela le banche partecipanti garantendo che abbiano liquidità e solvibilità sufficienti a evitare il fallimento.
La finalità dell’IPS è evitare la bancarotta e la liquidazione di un istituto bancario in difficoltà, salvato dalle banche partecipanti allo schema di tutela istituzionale. I vantaggi dell’IPS non sono trascurabili: tra tutti, alle esposizioni verso gli altri partecipanti viene assegnata una ponderazione per il rischio pari a zero, quindi senza assorbimento di capitale come nelle regole di Basilea. La protezione dei depositi non è l'obiettivo principale ma naturalmente ne è la principale conseguenza.
Il sistema di garanzia dei depositi DSGV-IPS delle Sparkassen/Landesbanken, stando alle statistiche Eba al 31 dicembre 2019, è un colosso: ha 742,2 miliardi di depositi (più del Fondo di tutela italiano) ed è il più grande dei quattro sistemi riconosciuti in Germania, La DSGV-IPS è formata da enti non significativi, soggetti alla vigilanza nazionale, e da enti significativi oggetti alla vigilanza unica europea. Per questo i rilievi e le richieste di riforma provengono in tandem da Ssm-Bafin.