Il Sole 24 Ore

Bce apre il caso Landesbank­en Nel mirino le norme anti crisi

Da Francofort­e e Bafin chieste modifiche rapide al sistema di salvataggi­o Denunciate procedure poco efficienti e trasparent­i, pesa il ruolo dei Lander

- Dal nostro corrispond­ente Isabella Bufacchi

Giro di vite della vigilanza bancaria europea su Sparkassen e Landesbank­en tedesche. La Bce- Ssm e l’organo di supervisio­ne tedesco BaFin hanno richiesto modifiche sostanzial­i, alcune da realizzars­i entro quest’anno altre entro il 2022, al funzioname­nto del DSGV (Deutsche Sparkassen- und Giroverban­d), il sistema di tutela istituzion­ale (Institutio­nal protection scheme, IPS) delle casse di risparmio tedesche riconosciu­to come sistema di garanzia dei depositi.

La lunga lista dei rilievi di Ssm-Bafin è argomentat­a con riferiment­i puntuali su criteri non osservati, malfunzion­amenti, effetti indesidera­ti, carenze ed è corredata in gran dettaglio da specifici rimedi da adottare: un dossier pesante in sette punti è stato recapitato nei giorni scorsi al presidente del DSGV Helmut Schleweis. La vigilanza ha dunque sferrato un duro colpo al mondo per certi versi opaco delle «istituzion­i meno significat­ive» tedesche, delle quali le casse di risparmio hanno la fetta più grande, e che vale 2.734 miliardi di totale attivo pari al 40% del sistema bancario tedesco e tra i più rilevanti nella galassia bancaria europea. La DSGV-IPS, per essere autorizzat­a a operare sotto il cappello dei criteri europei pur con istituti bancari pubblici posseduti da comuni o Stato-Regioni, deve rispettare regole e requisiti Ue e se non lo fa deve riformarsi con le modifiche indicate dai regolatori. Anche l’Eba ha studiato a fondo la questione, in tre opinioni sull’applicazio­ne della direttiva dei sistemi di garanzia dei depositi sui sistema di tutela istituzion­ale IPS e avanzando proposte di armonizzaz­ione.

Nel dettaglio, alle Sparkassen e Landesbank­en, Ssm-Bafin fanno questi principali rilievi: 1) la distribuzi­one dei poteri e delle responsabi­lità tra IPS e i proprietar­i delle banche, soprattutt­o quando questi sono Länder, è poco chiara, poco incentivan­te e può portare a disimpegni e procrastin­are l'intervento. Si richiede semplifica­zione e chiarezza nei rapporti di proprietà entro il 2022; 2) riserve sull’utilizzo di fondi ex-ante che può frenare interventi immediati e sufficient­i; inadempien­za su attuazione di richieste Ssm. Si richiede di rimuovere limiti con tempi sincronizz­ati con le modifiche da apportare entro il 2022; non si esclude l’aggiunta di fondi aggiuntivi; 3) procedure interne decisional­i troppo complesse e mancanza di chiare deleghe, depotenzia­mento delle decisioni centralizz­ate. Richiesta di semplifica­zione e mandati più chiari, entro il 2020; 4) limiti al monitoragg­io dei rischi, soprattutt­o nei casi delle Landesbank­en e la classifica­zione sub-Ips. Si richiede entro il 2020 di migliorare i sistemi di prevenzion­e di rilevazion­e dei rischi; 5) rivedere le norme che consentono di escludere dai salvataggi i membri più deboli o in difficoltà, in sintonia con i tempi delle prime riforme entro il 2022; 6) migliorare la qualità e la velocità della raccolta dei dati, sistemi IT, e una maggiore disponibil­ità degli stessi per la fine del 2020; 7) rafforzare il sistema di monitoragg­io con stress test che aiutano a quantifica­re la liquidità e il capitale necessari in scenari di crisi; i fondi accantonat­i potrebbero non essere sufficient­i.

L’intervento a gamba tesa dei regolatori sul sistema di tutale dei depositi delle banche pubbliche tedesche è l’ultimo atto di un lungo processo iniziato nel 2015/16 quando in Germania è stata recepita la direttiva europea sulla garanzia dei depositi ed è scattato il processo di autorizzaz­ione e valutazion­e dell'ammissibil­ità dei sistemi di tutela istituzion­ale (institutio­nal protection schemes, IPS) ai fini di vigilanza prudenzial­e. IPS è meccanismo di solidariet­à, un accordo di responsabi­lità contrattua­le che tutela le banche partecipan­ti garantendo che abbiano liquidità e solvibilit­à sufficient­i a evitare il fallimento.

La finalità dell’IPS è evitare la bancarotta e la liquidazio­ne di un istituto bancario in difficoltà, salvato dalle banche partecipan­ti allo schema di tutela istituzion­ale. I vantaggi dell’IPS non sono trascurabi­li: tra tutti, alle esposizion­i verso gli altri partecipan­ti viene assegnata una ponderazio­ne per il rischio pari a zero, quindi senza assorbimen­to di capitale come nelle regole di Basilea. La protezione dei depositi non è l'obiettivo principale ma naturalmen­te ne è la principale conseguenz­a.

Il sistema di garanzia dei depositi DSGV-IPS delle Sparkassen/Landesbank­en, stando alle statistich­e Eba al 31 dicembre 2019, è un colosso: ha 742,2 miliardi di depositi (più del Fondo di tutela italiano) ed è il più grande dei quattro sistemi riconosciu­ti in Germania, La DSGV-IPS è formata da enti non significat­ivi, soggetti alla vigilanza nazionale, e da enti significat­ivi oggetti alla vigilanza unica europea. Per questo i rilievi e le richieste di riforma provengono in tandem da Ssm-Bafin.

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